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sabato 13 giugno 2009

La terra dei vitelli Etruschi non e' piu' fertile






















l'Italia del bel paese storce il naso dinanzi alla sua immagine riflessa, alla sagoma di una realta' ormai illusiva e distorta. Siamo al cospetto di un paese che nel giro di un ventennio e' mutato in maniera per certi versi drasticamente e di bel paese non mi sento piu' di parlare, piuttosto calimero.

Un Italia dove le scappatelle ed i festini di Berlusconi sono articoli da prima pagina con serate televisive a tema, dove le ronde Padane e Nere sostituiscono l'ordine costituito, dove l'immigrazione clandestina e' lasciata senza una soluzione umanamente ragionevole, dove Gheddafi in ricordo di Lockerbie e Ustica pianta la sua tenda, la giustizia e' da girone infernale e la criminalita' organizzata e' "una e trina" anzi quadrupla.

L' identita' nazionale Italiana, calcio a parte, sembra un qualcosa d'innoculato, un'unita' piu' da vicinato che patriottismo sentito; dialetticamente, culturalmente, culinariamente variegata. E' questo ci puo' anche stare, anzi direi che questo multicolore e' uno dei punti di forza del nostro paese. Quello che preoccupa e' la diluizione di queste differenze e lo standardizzarsi sociale. Che significa essere Italiano?

Lasciamo perdere Berlusconi, lasciamo perdere la partitocrazia ed i favoritismi, la corruzione, il voto di scambio che della democrazia ne e' il tumore, lasciamoci perdere siamo poco seri.
L' Europa lo sa e l'Opel pure.

La vacca Italia e' stata munta ormai da troppo tempo, di latte ora ne produce poco e i vitelli hanno contratto i debiti dei vaccari che continuano a stare bene. La cosa tragica e assurda e' che durante tutto il tragitto ai vaccari non e' fregato nulla del destino dei vitelli. E' stato un processo anomalomammifero. Neanche piu' il mangia e fai mangiare a cui (ahime') ci avevano abituato. Sembra di essere ritornati alla stasi Medioevale dove pero' gli invasori sono i conquistati e la sfiducia e' autoinflitta.

Non ci rimane che rigiocare la partita perche' questa e' giunta al termine e scegliendo l'arbitro imparziale mettere tutti assieme la palla al centro stando attenti agli autogol.


Li Scarioti di Selinunte

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"E' chiaro che il pensiero dà fastidio
anche se chi pensa e' muto come un pesce
anzi un pesce e come pesce è difficile da bloccare
perchè lo protegge il mare com'è profondo il mare"