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lunedì 29 giugno 2009

Cari ragazzi dai dieci ai venticinque anni



























"Dove infatti c'è invidia e contesa, li c'è turbamento ed ogni sorta di opere malvagie" (Giacomo 3:16)

Il mio pensiero va a Peppe Fontana che da alcuni giorni manifesta attraverso i suoi scritti una situazione ultimamente tradottasi in censura da parte delle autorita' carcerarie.

Cari ragazzi dai dieci ai venticinque anni: nell'Agosto del 2007 mi decisi a dare voce a quello stato di frustrazione che da tempo mi prendeva vivendo Marinella. Nacque cosi' The People's Republic of Selinunte (la Repubblica Popolare di Selinunte) un'idea nata da un piano e dalla voglia di unita' che ancora oggi manca tra la gente della borgata. Ero e sono convinto che attraverso voi, i piu' giovani e giovanissimi, si potesse far breccia nella mentalita' a senso unico degli adulti ormai avvezzi ad una vita di stasi cronica tramandata da chissa' quale innaturale DNA.

La mia generazione e' affetta dal virus del disfattismo che, anche se con qualche anticorpo in piu' di quella precedente ahime' si ritrova allo sbando. Quella ancora prima (la generazione con sgambetto incorporato) scomparira' appisolata mormorando stranezze riguardo un ineluttabile destino con soggetto il non si puo' o il non si deve.
Questa vecchia guardia si e' autoproclamata la Repubblica delle Banane come puntualmente non manco' di sottolineare, a mo' di sfotto' e sorrisino optional, un noto personaggio che, come tutti quelli di pari stampo, credono di saperne piu' degli altri.

Questa Repubblica delle Banane ormai in via d'estinzione lascera' alle generazioni future l'attuale condizione socio-economico-territoriale che personalmente reputo peggiore di quella da me vissuta venticinque trent'anni fa. Questo fallimento lo si deve anche di misura al comportamento umano-bananifero nominato EGOISMO di cui Kant riusci' ad individuarne le sottocategorie di egoismo morale e logico.
Il primo e' caratterizzato dal conseguimento del beneficio esclusivamente personale e l'altro che permette al soggetto di reputare superflua la verifica delle proprie idee con quelle altrui evitando cosi' l'eventuale dissenso.

L'unione di queste persone che credono con miopia al beneficio personale a discapito di quello comunitario danno vita all'insieme circosrcitto dall'egoismo sociale, dove gli individui si adoperano per mantenere ed ampliare il proprio stato di vantaggio.
Nel mondo delle api questi anomali soggetti vengono soppressi perche' rappresentano una minaccia alla colonia. In quello umano i soggetti in questione dovrebbero essere rieducati invece, della colonia, sono considerati gli "sperti" (siciliano per "furbi").
I giovani di questa cerchia, geneticamente estranei a queste matematiche nefande, vengono cosi' iniziati al modus vivendi del menga, ovvero: chi c'e' l'ha in c**o se lo tenga.

Il resto della truppa, invece che unirsi per bilanciare la situazione sfavorevole, che fa? Ve lo dico io che fa, si prende letteralmente a calci nei co****ni.
Anche loro sono rimasti ciecamente infetti ma al contrario degli egoisti, che ne sono portatori sani e vedono chiaramente, questi sono malati immaginari con triage piu' o meno grave.

Questi infelici che, come gli egoisti professionali, anelano al beneficio personale e che vengono puntualmente rimandati al mittente sono caratterizzati da:
lamentela cronica, rassegnazione infettiva, confusione mentale propositiva, speranza di voto raccomandante per lui e per tutta la sua famiglia (in questo simile all'egoista anche se l'egoista ottiene risultati migliori), rifiuto al nuovo e in casi gravi ma non rari presentano personalita' non definita a causa dell'incertezza e una visione tragica del futuro.

Potrebbero trovare conforto e forza nell'unita' tribale ma preferiscono soffrire con il poco che ogni tanto gli viene lanciato dai piani superiori. Poco per pochi invece che il giusto per tutti. Sono l'anello debole della catena ed invece che estinguersi, come da naturale processo d'evoluzione, sono tenuti in vita ad oltranza; forse perche' senza di loro l'egoismo finirebbe.
Il processo e' simile a quello della mantide che per riprodursi tiene in vita il maschio durante ma non dopo la copula. Nel caso degli esseri umani invece l'inculata sembra essere temporalmente indefinita. Che dirvi errore della natura fu.

Ma ci sono anche gli altruisti e i solidali che hanno la visione del gruppo per il non gruppo.
Portatori sani di unita' e del voler fare questi che cercano cosi' di cambiare rotta, perche' solo un'evoluzione ottimistico-propositiva portera' frutti migliori e vero vantaggio per tutti, anche per gli egoisti.

Li Scarioti di Selinunti

2 commenti:

Carlo_Beta ha detto...

Egoismo e indifferenza. Mali che affligono la societa', come darti torto.
Tuttavia non posso nascondere (da vecchio studioso del Carletto di Treviri) che in questi casi mi torna sempre alla mente una frase del sociologo Bauman: "non esistono risposte individuali a problemi sistemici" (citazione a memoria da "Modernita' liquida", chiedo scusa se qualche parola risultasse sbagliata).

Lu Truvaturi ha detto...

...infatti predico unita'

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"E' chiaro che il pensiero dà fastidio
anche se chi pensa e' muto come un pesce
anzi un pesce e come pesce è difficile da bloccare
perchè lo protegge il mare com'è profondo il mare"