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sabato 25 luglio 2009

Una Gita Indimenticabile






















I have a dream
che un giorno riformeremo Selinunte, Triscina e Castelvetrano sostituendo la politica dei soliti noti con persone e idee fresche, giovani e "disinteressate".
I have a dream che un giorno riusciremo a sfruttare la tipicita' del nostro territorio e dei suoi frutti.
I have a dream che un giorno attraverso un turismo intelligente ed ecosostenibile offriremo lavoro a molti migliorando cosi' la qualita' di vita di tutti.
I have a dream che un giorno seguiremo dando vita alla voce di Pino Veneziano che cantava e canta ancora "di questa terra facciamone un giardino" piantando i semi delle piu' nobili capacita' umane.

I have a dream...perche' l'unica cura alla meta-stasi attuale e' l'estirpazione delle cellule malate dalle comode poltrone.

Di seguito pubblico l'articolo di un amico "di tastiera" Vito Caronna, diversamente abile. La sua esperienza ancora una volta ci mostra chi sono i veri disabili della gestione territoriale. Le bellezze e le spiaggie di Selinunte devono essere fruibili anche dalle persone diversamente abili come un diritto che appartiene con facilita' a chi di carrozzelle ed accompagnatori non ne ha bisogno.

"Salve, Vuoi visitare i templi di Selinunte? Bene, però, se sei in carrozzina scordatelo.

Martedi 7 luglio 2009 verso le cinque di pomeriggio con amici volevamo visitare i templi ma, non è stato possibile perché io e la mia amica molto speciale siamo in carrozzina. Due miei amici erano andati in biglietteria per i biglietti, informano l’addetto della nostra presenza e vengono informati dell’impraticabilità del viale che porta ai templi. Grazie al “percosso sconnesso” siamo dovuti tornare a casa.

Vogliamo parlare della brillante idea di finire il pomeriggio al mare? Sarebbe stato bello se solo la spiaggia fosse stata attrezzata con l’apposita pedana “semplicemente di legno”. Allora decidiamo di guardarlo da lontano.

Accaldatissimi, (soprattutto l’accompagnatore che spingeva la carrozzina della mia amica molto speciale, io per fortuna sono munito di carrozzina elettronica), decidiamo di andare in un bar… qui la faccenda è un po’ diversa, alcuni locali sono accessibili ma in altri rimani fuori.

Secondo voi può una donna sopportare l’idea di essere davanti a negozi di souvenirs e non poter entrare? Valla a sopportare!!!

Con questo cosa volevo dirti caro lettore, che una semplice giornata, per un disabile può diventare un’impresa titanica.

In definitiva un disabile esce solo se è accompagnato.

Lucia “la mia amica molto speciale”, è sicura che anche tra i nostri paesini ce ne deve essere uno a portata di disabile…… impegnerà questi suoi ultimi 20 giorni di permanenza nella provincia di trapani per trovarlo.

Secondo me non lo troverà.

Buona ricerca lucia, comunque vada sarà un successo. "

Distinti saluti da Vito e Lucia.

Continua...

venerdì 17 luglio 2009

Lavoro: unico diritto accomodarsi





Ogni riferimento a situazioni personali di qualcuno o a persone in generale e' puramente casuale. I caratteri generali dell'articolo sono invece esperienze vissute, verita' innegabili e qualche dato. Alessandra e' un nome di fantasia.

Alessandra diciotto anni fa la commessa in un negozio d'abbigliamento per dieci ore sei giorni su sette costa al datore di lavoro dalle trecentocinquanta alle quattrocento euro al mese. La busta paga da firmare per la commessa e' quella regolare cioe' vicina o superiore alle mille di euro al mese.

Il datore di lavoro riceve beneficio tributario, al lavoratore tolgono l'esenzione sul ticket. Il primo e' "spertu" la commessa non e' scema ma sfruttabile.

Con la magra somma la nostra ragazza non ha neanche il contentino di potersi poi permettere l'acquisto dell'automobile, non perche' non gli accordino il debito ma perche' materialmente non puo' pagare le rate, il bollo, l'assicurazione, i tagliandi ed il carburante. E comunque deve sempre batter cassa da papa'. Se cassa c'e'.

Il mercato del "non" lavoro permette lo sfruttamento non solo salariale e quello del diritto del lavoratore ma anche quello umano. Umano intendo non solo come forza lavoro tale ma anche e soprattutto quello della dignita' che dal lavorare ne deriva. Il realizzarsi.

Il mio esempio non e' che l'apice di quello a cui il lavoratore nostrano deve abituarsi. Perche' o ti abitui, o vai a spasso, o vai via. Abituarsi a salari minimi, senza scatti d'anzianita', senza ferie, senza aumenti, a contratti di condanna al precariato, orari senza orari, a straordinari non pagati, ad acconti sulla paga, all'elemosinare lo stipendio e menzogne varie. Abituarsi ad accettare il metodo "salvifico" della raccomandazione che lede lo spirito della persona relegando le capacita' ad optional d'acquisto. La meritocrazia del piu' raccomandato.

A Selinunte l'unico sbocco e' il mare, salire sulla barca di famiglia o comprarne una e diventare marinaio pescatore. Un lavoro duro quello che offre il mare pero' e' un datore di lavoro che ti rispetta perche' sai a priori che non ti promette niente. Esci, posizioni le reti, ritorni e se benevolenza vuole tiri su la giornata. A volte piu' della giornata. Il mare non toglie dignita', non gioca sporco, non tradisce le aspettative della gente che si avventura tra le sue acque per campare.

Nel 2008 undicimilaseicento persone hanno lasciato la Sicilia. In dieci anni hanno visto l'esodo dal mezzogiorno settecentomila persone di cui l'80% ha meno di 45 anni, il 50% svolge professioni di livello elevato, il 24% e' laureato. Bye Bye. Il disoccupato che rimane e' desolato non ha aspettative, vede nero un futuro che non si profila chiaro all'orizzonte, il suo e' un futuro da inventare; un po' qua un po' la.

Con la promessa di un lavoro ad hoc o di una raccomandazione all'impiego si raccolgono anche i voti, anzi credo che la maggior parte dei voti convergano nelle listone delle lobby attraverso questa offerta-ricatto.

A Castelvetrano l'unico sbocco e' la campagna. La campagna promette calli e sudore, ma anche natura e senso d'appartenenza, rispetto e solidarieta', saggezza e profumi, pane, olio e vino. La campagna e' un datore di lavoro serio di quelli che pretendono e premiano, che piegano le schiene ma che elargiscono lezioni di vita basate sul sacrificio, sul risparmio e sulla soddisfazione degli obbiettivi raggiunti.

Per gli altri senza santi in paradiso ne vocazioni marinare o contadine l'unico sbocco e' il mettersi in proprio, e fatevi il segno della croce, oppure l'emigrazione. La seconda option e' quella che ha piu' trend perche' e' quella piu' sensata. Non tanto a malincuore valigia e partenza. E ti accorgi di quanto ti e' stato negato, di come funzionano i colloqui di lavoro, di come il tuo curriculum vitae sia piu' importante del nome con il quale sei stato presentato, di come un no secco e' meglio di un si sussurrato, di come e' bello il raccogliere dopo aver seminato. Una boccata d'aria fresca.

Parlo con un amico e mi conferma che a Roma alcune ditte offrono ai dipendenti tre anni di stipendio per lasciare l'azienda per poi rimpiazzare la forza lavoro con gli "stagisti" pagati una miseria e con contratti da precario. In Sicilia, Calabria, Puglia e Campania la situazione e' emorragica con la perdita di persone capaci che cercano con dignita' un lavoro che nel loro paese e' svenduto e raccomandato agli altri che non meritano. Anche i sindacati si sono convertiti.

Nel paese dei piu' furbi il tessuto sociale si sgretola sotto i colpi di maglio dell'ingiustizia. Colpi inferti dalle stesse persone che ne fanno parte. Una volta era tribu' contro tribu' oggi la tribu' distrugge se stessa.

Alessandra e' stata licenziata ma sorride. Ha trovato la "strada giusta" per partecipare ad un corso regionale che terra' la sua vita in standby fino ai saldi della prossima stagione quando verra' richiamata da un altro scampolo d'imprenditoria locale.

Continua...

sabato 11 luglio 2009

A Selinunte



























Mi mancanu la Rina, lu Suli e lu Mari,
mi mancanu li Varchi chi li Mutura fannu Cantari,

mi mancanu li Templi, l'Acropoli e lu Scaru,
e un tagghiu' di capiddri nni me Cumpari Saru

mi mancanu li Bar lu Toccu e l'Amici,
e mi manca puru la Ciumara di Bilici,

mi manca lu me Paisi, ma mi manca veramenti
e nuddru lu po' capiri, sunn'AMA SELINUNTI.

Giuseppe Cottone (scariotu)
Continua...

venerdì 10 luglio 2009

Selinunte: un dono del passato per il futuro





















L'apertura e la mission del trattato internazionale per la protezione dell'heritage culturale e naturale mondiale adottato dall'UNESCO e' d'importanza prospettica nel capire quanto alto sia il valore dell'area archeologica Selinuntina. Non so quante persone si sentano veramente fortunate di quello che cosi' vicino abbiamo, di come un pezzo di storia cosi' lontana sia potentemente presente attraverso colonne, scanalature, capitelli, trabeazioni, mura e fascino arcano.

"The United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization (UNESCO) seeks to encourage the identification, protection and preservation of cultural and natural heritage around the world considered to be of outstanding value to humanity. This is embodied in an international treaty called the Convention concerning the Protection of the World Cultural and Natural Heritage, adopted by UNESCO in 1972. Cultural heritage refers to monuments, groups of buildings and sites with historical, aesthetic, archaeological, scientific, ethnological or anthropological value. Natural heritage refers to outstanding physical, biological and geological formations, habitats of threatened species of animals and plants and areas with scientific, conservation or aesthetic value."

La mission dell'UNESCO World Heritage e' la seguente:

  • Esortare i paesi a firmare la World Heritage Convention (Convenzione sul Patrimonio Mondiale) ed assicurare la protezione dell'heritage naturale e culturale degli stessi;
  • Esortare gli Stati Membri della convenzione a nominare all'interno del loro territorio nazionale dei siti al fine di includerli nella lista del World Heritage (Patrimonio Mondiale);
  • Esortare gli Stati Membri a stabilire dei piani di gestione e ad implementare un sistema relazionale sullo stato di conservazione dei propri siti appartenenti al World Heritage;
  • Assistere gli Stati Membri nella salvaguardia dei siti World Heritage fornendo assistenza tecnica ed addestramento professionale;
  • Fornire assistenza per i siti del World Heritage che sono in situazioni di pericolo immediato;
  • Sostenere gli Stati Membri nelle attivita' atte a sviluppare una presa di coscienza pubblica per la conservazione dei siti World Heritage;
  • Promuovere la partecipazione della popolazione locale nella preservazione del proprio patrimonio culturale e naturale;
  • Promuovere la cooperazione internazionale nella conservazione del nostro patrimonio culturale e naturale mondiale.

I benefici descritti nella mission sono, secondo me, d'importanza estrema per l'organizzazione, il mantenimento del sito e per la divulgazione del nome Selinunte nel mondo. L'inclusione di Selinunte incrementerebbe il turismo ed il benessere della borgata.

Ho deciso di fare una petizione per chiedere agli organi competenti di muoversi da subito per l'inclusione del parco archeologico di Selinunte nella World Heritage List come lo e' il sito di Agrigento. Credo che sia un passo importante per tutti noi e perche' la bellezza di Selinunte va' condivisa con il resto del pianeta.

Copia ed Incolla il codice per diffondere l'iniziativa:

Continua...

giovedì 9 luglio 2009

Concorso workshop per Selinunte



















Un concorso di architettura a Selinunte a cui partecipare.
Con gran piacere annunciamo un concorso che appare pulito.
Che abbiamo contribuito a preparare con il Sindaco, l'ingegnere capo del comune di Castelvetrano e l’architetto Orazio La Monaca.
Il luogo e' uno dei più belli al mondo: Selinunte.
Il concorso e' in due fasi intervallate da un workshop.
Coinvolge architetti ed artisti associati in gruppo.

La prima fase prevede la selezione su curriculum di cinque gruppi.
Segue un workshop e infine la seconda fase.
Tutti i cinque selezionati della prima frase avranno un incarico che sarà più o meno importante a seconda di come si classificheranno nella seconda fase.
Al workshop oltre ai cinque gruppi, possono partecipare giovani laureati. Saranno ospitati a Selinunte durante il periodo del workshop e parteciperanno agli eventi previsti.
In giuria , tra gli altri, LPP, Odile Decq, il direttore di Domus Flavio Albanese e il direttore de L'Industria delle Costruzioni Giuseppe Nannerini.

Aspettiamo le vostre candidature:
A) se siete in grado di formare un gruppo competitivo che ha al suo interno un artista, per partecipare come gruppo concorrente
B) se siete giovani laureati, per partecipare al workshop di Selinunte

Segue bando

Città di Castelvetrano

SETTORE
Opere Pubbliche, Sviluppo Economico,
Progetti Speciali e altri Servizi Tecnici

Workshop di Progettazione
"Selinunte"

ART. 1 PREMESSA

Il Comune di Castelvetrano (di seguito il Comune), in collaborazione con l’Ordine degli Architetti e degli Ingegneri di Trapani, organizza un workshop-concorso di progettazione che si svolgerà, nella sua seconda fase, a Marinella di Selinunte, dal 08/10/2009 al 12/10/2009.
I risultati del workshop costituiranno la base per successivi approfondimenti progettuali, allo scopo di realizzare specifici interventi a scala urbana che qualifichino e caratterizzino Marinella di Selinunte.

Art. 2 OBIETTIVO DEL WORKSHOP

Oggetto del workshop è la definizione di uno scenario probabile per l’assetto territoriale di alcune aree degradate di Marinella di Selinunte, come esempio di intervento e di cambiamento.
Nello specifico s’intende ridisegnare il sistema dei percorsi che connettono due importanti arterie urbane (via Pindaro-Pitagora e via del Cantone) ed il mare, all’interno dell’area rappresentata graficamente nell’allegato, per migliorare i collegamenti tra la parte alta e bassa di Selinunte - zona EST.

ART. 3 ARTICOLAZIONE DEL WORKSHOP

Il workshop-concorso si articola in tre fasi:
1a Fase:
Nella prima fase verranno selezionati, con i criteri di cui alla art. 5, n. 5 professionisti e dei giovani laureati.

2a Fase:
Nella seconda fase si formeranno cinque gruppi di lavoro, guidati dai cinque professionisti selezionati.
I gruppi così costituiti daranno vita al vero e proprio workshop, che si terrà a Marinella di Selinunte dal 08/10/2009 al 12/10/2009.
I temi da indagare sono:
- come gestire le due vie, rispettivamente via Pindaro-Pitagora e via del Cantone;
- l’articolazione degli spazi tra esse ed il modo di gestire le scale dall’ex asse ferroviario fino al mare.
I professionisti lavoreranno all'interno di apposite strutture messe a disposizione dal Comune di Castelvetrano.
3a Fase:
Nella terza ed ultima fase i professionisti presenteranno, dopo non meno di sessanta giorni dalla chiusura della seconda fase, concrete proposte progettuali, che saranno sottoposte al vaglio della giuria ai fini dell’assegnazione dei premi di cui all’art. 10.

Art. 4 CONDIZIONI DI PARTECIPAZIONE

Per i professionisti:
Al Workshop possono partecipare tutti i liberi professionisti ingegneri ed architetti iscritti ai relativi albi professionali, di età inferiore a 45 anni, alla data di pubblicazione del presente bando.
In conformità ai principi generali della Legge 109/1994 e successive modificazioni, possono partecipare alla selezione concorsuale:
a) persone fisiche (dotati di laurea magistrale - ossia corso di laurea di 5 anni in ingegneria o architettura -) ;
b) persone giuridiche a condizione che l'oggetto sociale comprenda prestazioni di progettazione corrispondenti all'oggetto del concorso. Almeno uno dei soci deve soddisfare le condizioni richieste alle persone fisiche per partecipare al concorso, e questo socio è responsabile a tutti gli effetti nei confronti dell'Ente banditore.
c) associazioni temporanee di professionisti e/o persone giuridiche, a condizione che tutti i componenti del gruppo siano in possesso dei requisiti richiesti per la partecipazione. Ad ogni effetto del presente concorso un gruppo di concorrenti avrà collettivamente gli stessi diritti di un singolo concorrente e dovrà essere nominato un componente "CAPOGRUPPO" delegato a rappresentarlo nei confronti dell'Ente banditore per tutto l'iter del concorso.

E' vietato partecipare al concorso contemporaneamente come professionisti singoli e facenti parte di un gruppo, così come è vietato fare parte di più gruppi. Il mancato rispetto di detta prescrizione sarà causa di esclusione del concorrente e del gruppo o dei gruppi interessati.
Visto il particolare tema progettuale che investe uno spazio pubblico rilevante e la necessità di individuare soluzioni originali, l'Amministrazione Comunale intende avvalersi di proposte progettuali che siano il frutto di una collaborazione fra tecnici, o gruppi di tecnici ed un artista.
Pertanto, in aggiunta alle predette condizioni di partecipazione, saranno prese in considerazione solo richieste di partecipazione che risultino sottoscritte, oltre che da un tecnico (nelle forme anch’esse sopra espresse) da un artista, che si dovranno impegnare a collaborare e condividere tutte le varie fasi concorsuali.
L'artista non tecnico può partecipare solo in forma associata con un tecnico.

Per i giovani neolaureati:
Al Workshop possono partecipare tutti gli ingegneri ed architetti neolaureati, intendendosi con ciò in possesso della laurea da non più di 5 anni dalla data di pubblicazione del presente bando.
La partecipazione al Workshop è individuale.


Art. 5 CRITERI DI SELEZIONE

Per i professionisti:
La scelta dei partecipanti ammessi al workshop avverrà a mezzo confronto tra i curriculum dagli stessi presentati: tale selezione sarà svolta dall’apposita commissione giudicatrice di cui all’Art. 9.
I candidati sono tenuti a presentare, quindi:
a) un curriculum vitae, riportato su un numero max di due fogli A4 (anche con riferimento all’artista);
b) una selezione di progetti o opere realizzate, riportata su un numero max di tre fogli A3 (anche con riferimento all’artista).
Nel confronto dei curriculum sarà accordata preferenza ai partecipanti in possesso di laurea magistrale (di corso di laurea di cinque anni).
Tutto il suddetto materiale non sarà restituito. Nessun altro materiale supplementare sarà accettato.

Per i giovani neolaureati:
La scelta dei partecipanti ammessi al workshop avverrà sulla base del voto di laurea, ed, a parità di voto, in base all’età (preferenza per età minore).

Art. 6 ISCRIZIONE AL CONCORSO

I professionisti interessati al Workshop, di età inferiore a 45 anni, dovranno far prevenire, in apposito plico debitamente chiuso e sigillato, il curriculum e la selezione di progetti o opere realizzate, nel formato di cui all’art. 5.
I neolaureati (laurea conseguita da meno di 5 anni dalla data del presente bando) interessati al Workshop dovranno far prevenire, in apposito plico debitamente chiuso e sigillato, certificato riportante il voto di laurea, la data di conseguimento e la data di nascita, o dichiarazione sostitutiva di tali dati espressa, nei modi di legge.
Il plico dovrà essere presentato di persona o inviato, sotto la propria responsabilità ed a spese dei concorrenti, entro le ore 13:00 del giorno 04/09/2009, al seguente indirizzo:
- Comune di Castelvetrano
- Settore Opere Pubbliche, Sviluppo Economico, Progetti Speciali ed altri Servizi Tecnici
- Piazza Umberto 1°, n. 5
- 91022 Castelvetrano (TP)
- e-mail: gtaddeo@comune.castelvetrano.tp.it
Qualora la consegna avvenga a mezzo di vettori (poste, corrieri , agenzie abilitate), la spedizione dovrà avvenire entro il 01/09/2009.

Art. 7 QUESITI

Quesiti e richieste di chiarimenti dovranno pervenire per iscritto, o a mezzo di posta elettronica all’indirizzo di cui al punto 8.

Art. 8 TERZA FASE DEL WORKSHOP

Ai partecipanti selezionati verrà, quindi, concesso un tempo non inferiore a sei settimane per formulare le proposte progettuali sui temi individuati all’Art. 2.
Alla scadenza assegnata, che verrà appositamente comunicata ai partecipanti, gli stessi concretizzeranno la proposta con l’invio di un massimo di due pannelli formato massimo A0.
Sulle proposte così presentate la giuria, composta come all’art. 9, effettuerà le proprie scelte.

Art. 9 COMPOSIZIONE DELLA GIURIA

La Commissione, salvo successive modifiche, è così composta:
1) Luigi Prestinenza Puglisi – Critico dell’Architettura – Presidente;
2) Odile Decq – Architetto – Leone d'oro 1996 alla Biennale di Venezia, Mostra Internazionale di Architettura – membro;
3) Marcello Panzarella – Presidente del Corso di Laurea Specialistica in Architettura, Università di Palermo – membro;
4) Giuseppe Gini – Soprintendente BB.CC.AA. di Trapani – membro;
5) Vito Corte – Presidente Ordine degli Architetti della Provincia di Trapani – membro;
6) Sergio Carta – Presidente Ordine degli Ingegneri della Provincia di Trapani – membro;
7) Giuseppe Nannerini – Direttore della rivista “L’industria delle Costruzioni” – membro;
8) Flavio Albanese – Direttore della rivista “Domus” – membro;
9) Orazio La Monaca – Architetto – Vincitore del Premio “Ischia Architettura 2008” e finalista con menzione d’onore al premio “Medaglia d’oro all’architettura italiana 2009” – membro;
10) Giuseppe Taddeo – Dirigente del Settore “Opere Pubbliche, Sviluppo Economico, Servizi Speciali ed altri Servizi Tecnici” del Comune di Castelvetrano – membro.
Partecipa ai lavori della Commissione, senza diritto di voto, il Sindaco o suo delegato.
Partecipa inoltre alle riunioni delle Commissioni, anch'esso senza diritto di voto, il personale addetto alla segreteria per svolgere le funzioni di segreteria verbalizzante e per coadiuvare il Presidente nelle attività istruttorie e organizzative.

Art. 10 ASSEGNAZIONE DEI PREMI

Professionisti.
Al termine del Workshop-concorso la Giuria formulerà il proprio giudizio, con l'assegnazione degli incarichi professionali, con successivi e separati atti da parte del Comune, per il progetto definitivo relativo a (nell’ordine della graduatoria di merito):
1° premio Riqualificazione strada Nord (via Pindaro- Pitagora) ed un primo percorso di collegamento
2° premio Riqualificazione strada Sud (via del Cantone)
3° premio 2° collegamento
4° premo 3° collegamento
5° premio 4° collegamento

Giovani neo laureati.
Non è previsto alcun premio.
Sarà rilasciato, a termine della seconda fase del workshop, l’attestato di partecipazione.
I giovani neolaureati ammessi alla seconda fase del Workshop-concorso, così come i professionisti selezionati, saranno ospitati dal Comune di Castelvetrano per tutta la durata di tale fase.
Per meglio definire approfondire e definire i temi di lavoro, all’interno del Workshop, che si terrà presso i locali appositamente messi a disposizione dal Comune, si svolgeranno conferenze, incontri e dibattiti, con intervento di personalità di spiccato rilievo nazionale ed internazionale, che daranno il via ad una campagna di comunicazione su Marinella di Selinunte.

Art. 11 MOSTRA E PUBBLICAZIONE DEI PROGETTI

Ci si riserva il diritto di esporre, pubblicare in tutto o in parte le proposte progettuali presentate, così come tutto il materiale raccolto durante il workshop-concorso.

IL DIRIGENTE DEL SETTORE
(ing. Giuseppe Taddeo)

Fonte: www.pressletter.com

P.S. ma che significa "un concorso che appare pulito"??

Continua...

mercoledì 8 luglio 2009

“Mi trovo nto mezzu…chi fazzu?”


















– Antologia poetica stile “botta e risposta”, in versi siciliani –

“E fù cosi’ che i nostri ‘magnifici sei personaggi in cerca d’autore’ (in allusiva chiave pirandelliana) raggiunsero la pace dei ‘sensi’ con …buon senso. Trovando poscia il comun denominatore per dipanare una matassa (abile nel superare autentici gigantissimi marosi, nel suo dipanarsi temporale) che auguro di cuore possa essere foriera di un proficuo lavoro comune, mirato indubbiamente a far lievitare sempre più l’amore per il dialetto siciliano e conseguentemente per la nostra poesia dialettale.”

Mi è piaciuto aprire questa prefazione con una chiosatura d’istinto. Una ‘ouverture’ che vuole essere anche una presa d’atto della messa a dimora di una prima pietra per un progetto a lunga gittata, voluto fortemente dall’Alas Jò di Buseto Palizzolo -storicamente la prima Associazione in provincia di Trapani, ad intestarsi una iniziativa di tale portata- che scommette fiduciosa sull’impegno di chi vi opera e continuerà a spendersi, affinche’ lingua siciliana e poesia in dialetto vengano prese a cuore dalla nostra gente.

A cominciare dalle fasce scolari più giovani e sulla scorta preziosa della memoria delle attuali generazioni più ‘in età’.. Ritengo davvero vincenti queste premesse anche alla luce di quanto stà accadendo nel panorama nazionale, dal quale giungono giornalmente notizie di Regioni che hanno introdotto nelle scuole primarie lo studio del dialetto e quindi la traduzione in lingua italiana e viceversa, di brani poetici o di narrativa. Chiaro che anche in questo, in Sicilia, continuiamo comunque a dimostrare di essere primi! E possiamo sottolineare che l’Alas Jò, in questo campo, ha fatto centro! Siamo al cospetto di un lavoro in dialetto che affascina e coinvolge, e si fa leggere tutto d’un fiato, quasi a voler scoprire subito come và a finire una vicenda di botta e risposta in versi –quasi un “prontismo epistolare”- imbastita da un ‘tripporu’ che diventa quartettu, quindi cinchina e poi quasi ti fa presagire la …tombola, ma arriva il compattarsi di un sestetto che è il massimo risultato utile auspicabile e raggiungibile.

Si legge appropriatamente:“..a l’urtimu ‘n gruppu ‘ngrannutu:né quattru, né cincu ma sei…chi dettiru certu l’avviu,stu’ “gruppu putenti partìu”…Doveroso comunque sottolineare –come si legge nella parte iniziale- che la …Musa ispiratrice è stata senza alcun dubbio –con il suo “Tripporu”- la sensibilissima poetessa Palma Mineo. Poi è tutta una avvincente serie infinita di sonetti –con tutti i crismi- rigorosamente in verso endecasillabo od anche in nona, che potranno soltanto deliziare i lettori. Ad essi infatti viene qui offerta la possibilità di apprezzare –sia pure in diversificati vernacoli muntisi, busetani, trapanisi, casteddammarisi con accenni pure mazzarisi- anche la perfezione e la naturalezza di versi che magari a volte ci si aspetterebbe soltanto da ‘”jaddinazzi e vecchi marpiuna”, in perfetto connubio vecchio e nuovo sempre alla base di qualsiasi crescita socio-culturale.

Ma scopriamoli subito questi protagonisti, dei quali alcuni sono già nettamente affermati, altri sono sulla buona strada e magari cominciano a far passi da gigante. In rigoroso ordine alfabetico, per carità, non essendo intensione mia simulare classifiche che alla fine prestano il fianco alle più disparate interpretazioni: il giudizio che conta siano i lettori ad esprimerlo! Cominciamo quindi con Dino Altese da Erice San Cusumano: “u pueta-lisinedda”, per via della sua saggezza nel far poesia usando spesso versi pungenti e metafore che alla fine fanno breccia e ‘pertugio’ in modo indolore. Il …dinosaggio della compagnia! Antonino Barone da Trapani: il poeta-console, essendo di fatto ‘console’ del Gruppo dei Massari (tra i più benvoluti gruppi statuari dei celebri Misteri di Trapani), massari-cuntenti appunto per essere stati valido supporto delle sue motivazioni ed esternazioni in versi che lo vedono “ascoltare la gente, riflettere sulle piccole cose e sulle memorie del presente e del passato”. Alberto Criscenti da Buseto Palizzolo: il poeta-dolcestilnovo (vulcanico ‘braciere’ sempre in piena attività, di tutto questo intenso movimento poetico-linguistico), essendo arcinota la sua predilezione per certi autori del docestilnovo e per la poesia …amorosa, che lo hanno spinto anche a far da ‘culla’ dando i natali a diversi poeti dialettali della nostra terra, cresciuti grazie al pigmalione-Criscenti. Giuseppe Gerbino di Castellammare del Golfo (ultimo …nato del gruppo, in ordine di tempo, ‘u cacaniru’ si diceva un tempo): il “poeta-applicato” per via del suo grande impegno attuale, in questa sua personale fase di crescita e apprendimento del campo poetico espressivo e costruttivo, che evidenzia già tanta sensibilità d’animo. Vito Lumia, nativo di Mazara ma vive a Trapani: è il “pueta-paladinu” e della koinè, sempre a difesa degli umili, contro ogni forma di ingiustizia e prevaricazione, paladino della lingua e della sicilianità, che ha fatto scuola e ne farà ancora in campo poetico e linguistico scritto, grazie ai suoi costanti studi d’approfondimento e conoscenza. E’ il “dopo Buttitta” del Gruppo. Giuseppe Vultaggio di Erice (Casa Santa): il poeta-musico, di grande versatilità ed articolazioni, grandi e profonde intuizioni e contemplazioni narrate sui grandi valori della famiglia e della vita.

Un cultore di musica, suonatore e cantore nei cui versi suoni, musicalità e ritmi restano alti, suggestivi e intensi senza scadere mai nel ‘litanioso’. Ai suddetti voglio proporre una sfida nella sfida –con l’augurio che raccoglieranno, come suol dirsi , il guanto-: volete trovare il coraggio di cimentarvi in cuntrasti e prontismo in diretta, botta e risposta al volo, sfoggiando l’arte della improvvisazione, come ai vecchi tempi? Io stesso mi propongo ad arbitro della situazione e prometto di …non tirarmi indietro! La vicenda dibattuta e narrata vede Vultaggio e Barone da un lato, supportati in extremis a ruota da Gerbino (che non nasconde quanto lo renda orgoglioso il fatto di ritrovarsi a verseggiare, tra ‘colossi trapanesi della poesia in dialetto’) e quindi dallo stesso Criscenti ( bravo a fare da ‘patri-cinnituri’ per mediare un’intesa auspicata a 360°).

Quando sembra che tutto vada a rotoli, il miracolo che si consuma a tavola –all’insegna delle migliori tradizioni di presa per la gola- e vede quagliare l’intesa tanto inseguita ed al parto che mai fù più difficile, dopo che sua ‘altezza’ Lumia e sua ‘santità’ Altese (delusi ed amareggiati per l’accantonamento del glorioso ‘tripporu’ Altese-Criscenti-Lumia, sul quale ci sono riferimenti vari relativi agli osanna che anche il sottoscritto ebbe spesso ad elevare all’indirizzo dei tre) avevano ancheggiato fin troppo, magari …compiaciuti dagli insistenti …corteggiamenti dei giovani ruspanti Vultaggio, Barone e compagni, giunti a più riprese sull’orlo di una crisi di …nervi e di rigetto, per fortuna scongiurata ragionevolmente sull’onda di mamma poesia! E’ il 14 gennaio 2009 sera che viene finalmente ufficializzata la nascita di questa nuova “cordata poetica a sei voci” a Buseto, una “Song Poetica Siciliana”: il canto sentito e libero, appassionato e coinvolgente, rigorosamente espresso in soli versi in dialetto, che continuerà ad incontrare la gente a casa, nelle Chiese, nelle piazze come nelle Scuole, lungi da un clima salottiero. Sarà insomma il canto di “poeti moderati” che nulla vogliono concedere a poesie erotiche (‘peccati’ di poeti come il catanese Domenico Tempio e il trapanese Giuseppe Marco Calvino) o sperimentali. Molto invece alla nostra memoria, alle tradizioni, ai valori forti della vita, alla non violenza, alla giustizia, alla solidarietà, alla libertà. Sperando di potere contribuire a far crescere e costruire una Società più giusta e migliore, che sappia partorire figli degni di governare con saggezza ed amore. Se un grande come Andrea Bocelli, a fine 2008, ha lanciato nel suo repertorio internazionale una canzone popolare siciliana come “E vui durmiti ancora” (il cui testo è stato scritto dal poeta catanese Giovanni Formisano), cio’ lascia sperare che -cosi’ come grazie alla musica- anche grazie alla poesia siciliana ed alla cultura della nostra lingua, potrà compiersi qualche miracolo!

Giuseppe Ingardia

La presentazione è stata fatta a Buseto Palizzolo, presso il Centro Diurno Anziani, alla presenza di un folto pubblico -tra cui molti poeti della provincia di Trapani ma anche delle province viciniore- che ha applaudito vivamente la brillante performance dei poeti protagonisti della audace quanto riuscita iniziativa, promossa dall’Alas Jò di Buseto.Il lavoro è stato quindi presentato il prossimo 10 Maggio nel Salone d’Arte del Seminario Vescovile e quindi circuitato all’ Istituto Comprensivo “G.Pagoto” di Erice ed alla Biblioteca Multimediale di Castellammare del Golfo.

Li Scarioti di Selinunti

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Nasce "Ferrovie Kaos"


















Si è costituita ad Agrigento una nuova associazione culturale e di attività ferroviaria denominata “Ferrovie Kaos”. Diversi appassionati di ferrovie (sia dismesse che ancora in esercizio) hanno voluto associarsi per porre in essere tutte quelle iniziative volte alla salvaguardia e alla promozione del nostro antico patrimonio ferroviario. La prima assemblea dei Soci ha eletto come Presidente l’agrigentino Pietro Fattori, giornalista e docente.

Ferrovie Kaos, (dall’arabo cavusu ovvero insenatura, in omaggio ai luoghi che furono del nostro drammaturgo Pirandello che trovò i natali in una casa di campagna ubicata nell’omonima contrada) ha in cantiere diverse iniziative: il recupero, la salvaguardia e la successiva fruizione in chiave turistico-museale delle antiche stazioni ferroviarie della Provincia di Agrigento, l’organizzazione di treni storici nella valle dei templi, eventi culturali quali convegni e mostre fotografiche e, per la gioia dei tanti appassionati, la promozione della cultura del “fermodellismo”.

“La storia delle nostre ferrovie – ha detto il Presidente di Ferrovie Kaos Pietro Fattori – è estremamente affascinante: basti pensare alla sfortunata linea ferroviaria “Porto Empedocle – Castelvetrano”, panoramicissima, ricca di storia, eppure chiusa all’esercizio nel 1978 e da allora, abbandonata al proprio destino. Noi intendiamo recuperare quantomeno la memoria storica di queste meravigliose opere di ingegneria ferroviaria e, laddove sia possibile, collaborare con gli enti preposti per valutare le condizioni di una possibile riapertura all’esercizio di alcuni tratti di ferrovia dismessa per così offrire ai turisti l’opportunità di visitare luoghi di straordinaria bellezza, non raggiungibili con altri mezzi se non con il vettore ferroviario”.
Ferrovie Kaos, in tal senso, collaborerà con altre associazioni della Sicilia come la palermitana “Trenodoc” presieduta dall’ingegnere Fabio Settimo Marineo, che, com’è noto, è impegnata, insieme all’amministrazione comunale di Castelvetrano e a RFI, nel recupero della linea ferroviaria a scartamento ridotto fino all’area archeologica di Selinunte, procedendo altresì al restauro dei rotabili storici.

“La nostra associazione – continua Pietro Fattori – ha già avviato diversi contatti con le amministrazioni comunali della provincia, ed in particolare, con il sindaco di Porto Empedocle Lillo Firetto, che ha dimostrato particolare interesse per le nostre proposte. Proprio a Porto Empedocle, prossimamente, presenteremo l’associazione alla stampa, consegnando, inoltre, al sindaco Firetto e al maestro Andrea Camilleri (noto appassionato di ferrovie), la tessera di soci onorari di Ferrovie Kaos”.
Sempre nel corso dell’assemblea sono stati eletti: Nino Mistretta Vice Presidente, Gaetano Zuppardo segretario ed Ignazio Gueli, tesoriere. Per adesioni è possibile scrivere all’indirizzo ferroviekaos@email.it o telefonare al 3299570774

Fonte: http://www.agrigentoweb.it/

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sabato 4 luglio 2009

La Folgore Selinunte Rilancia



















Archiviata la stagione 2008/09 che ha visto centrare la permanenza in Eccellenza per il rotto della cuffia (grazie comunque ad una autentica impresa con successo ai play-out, sul campo del Ribera), la Folgore Selinunte si rifà il look preparandosi per una stagione che dovrebbe vederla autentica protagonista. La Società ha ufficialmente comunicato che cio’ sarà possibile grazie ad una nuova ondata di dirigenti appassionati e capaci, entrati nel CD con tanto entusiasmo e voglia di riportare in alto il vessillo rossonero.

Dopo le dimissioni del Presidente Gaspare D’Anna è stato nominato un Comitato di Reggenza che provvederà ad iscrivere la squadra al Campionato di Eccellenza e preparerà il campo ai fini della individuazione di una nuova figura di Presidente, capace di rappresentare tutti al meglio. Nei prossimi giorni sarà affrontato anche con l’Amministazione Comunale, il problema legato agli impianti sportivi, visto che da un paio di anni il "Paolo Marino" ha creato non pochi problemi, con il suo stato di precarietà a tuttoggi irrisolto.

A proposito –ad un anno dalla scomparsa di Franco Lombardo, fondatore negli anni ’40 del sodalizio folgorino- cresce a vista d’occhio la corrente di pensiero che vorrebbe intestare a lui lo Stadio Comunale. La Folgore e Franco Lombardo –dicono in coro i tifosi- sono stati un binomio perfetto e lui da Segretario o Presidentissimo, ha fatto della Folgore un sinonimo di serietà e professionalità. Riuscendo anche a scoprire tanti campioncini sbarcati nel calcio professionistico.

(Articolo scritto per "Lu Scariotu" da Giuseppe Ingardia a breve nuova entry degli autori del blog)

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venerdì 3 luglio 2009

Democrazia: sinonimo di voting?


























"Novembre 2003. Migliaia di persone scendono in piazza a Tbilisi per protestare contro i presunti brogli elettorali che avrebbero così consentito nuovamente all’ottantenne Eduard Shevarnadze di essere eletto Presidente della Repubblica: la Georgia è catapultata sulla scena internazionale. Quella che sarà chiamata Rivoluzione delle Rose, e che ispirerà poi le altre rivoluzioni floreali o colorate, è salutata con entusiasmo e fiducia dalle democrazie occidentali: Shevarnadze dopo giorni di tensioni e manifestazioni di protesta rassegnerà le sue dimissioni e partirà alla volta di Mosca, dopo essersi assicurato l’immunità."

Il colore verde, la morte di Neda, censura e media internazionali che propinano ingiustizie. La verita' e' che in Iran, stato cosmopolita e di "standard" poco democratico, le elezioni le ha vinte Ahmadinejad. Un sondaggio della BBC che dava vincitore il vecchio presidente con rapporto di 2 a 1 spezza una lancia a suo favore. L'Iran ha votato e Ahmadinejad e' divenuto per volonta' maggioritaria popolare il presidente legittimo dello stato.

Il 10% delle schede ricontate hanno riconfermato sia alcune irregolarita' che il risultato; perche' se brogli ci sono stati si tratta di milioni di voti e non di alcune migliaia. I metodi repressivi, se visti attraverso la lente della legittimita' democratica del voto, mi sembrano voler ripristinare il diritto piu' che crear dittatura.
Ma allora a chi non piace la ri-elezione di Ahmadinejad?
Le rivoluzioni colorate non sono una novita' nel palcoscenico politico mondiale e quella verde in corso in Iran e' sostenuta dalla parte piu' benestante della popolazione che si concentra a Teheran, in particolare in due quartieri dove lo stile di vita e i consumi sono di molto superiore all'iraniano medio. Nel resto del
paese non si muove una foglia.

Il malefico nucleare Iraniano (perche' l'Iran sta' dalla parte dei "cattivi" che sia chiaro) ha tambureggiato nei media nazionali ed internazionali costantemente con sottofondi di apocalisse e distruzione. Che idiozia! Perche' dovrei fidarmi degli altri stati "buoni" dove invece le bombe nucleari sono gia' di fatto pronte negli arsenali? L'Iran vuole arricchire l'uranio a scopi civili e non militari. Cosa supporta la mia affermazione?

Nel 2004 l'Ayatollah Ali Khamenei emano' una fatwa che descrisse l'uso delle armi nucleari immorale, prima ancora l'Ayatollah Ruhollah Khomeini dichiaro' che le citate armi sono da considerarsi non-islamiche. In un sermone lo stesso Khamenei disse che: "lo sviluppo, la produzione e lo stoccaggio di armi nucleari e' vietato dalle leggi Islamiche". Certo potrebbero tutti dire delle grandi e buone bugie pero' siccome il regime Iraniano fa derivare la sua legittimita' dalla fedelta' all'Islam mi sembra troppo bizzarro il dichiarare costantemente che gli armamenti nucleari sono contrari all'Islam quando invece le si vuole produrre.

Un fatto certo che si ripropone non solo in Italia e' che la copertura mediatica fatta dagli "organi d'informazione" occidentali e' veramente imbarazzante perché rivela un servilismo verso i potenti davvero oltre ogni limite della decenza.
Vi ricordate l'elezione presidenziale Statunitense tra i candidati G.W.Bush e Al Gore del 2000 tra mille polemiche e 36 giorni di riconteggio dei voti e battaglie legali dove poi vinse Bush grazie a una decisione della Corte Suprema? Allora i media internazionali non invocarono imbrogli e complotti ma solamente un errore di conteggio delle schede.

Mi sembra chiaro che la situazione in Iran e' il risultato di qualcosa che va oltre il presunto broglio elettorale.
Teorie complottistiche a parte rimane rilevante che nonostante il forte desiderio di cambiamento la societa' iraniana e' divisa tra populisti e modernisti.

I populisti, rappresentati dal presidente Ahmadinejad, e' poco istruita, molto nazionalistica e anti-occidentale. I populisti sono ancora ipnotizati dalla forza di Khomeini emersa attraverso la rivolta contro il regime Shah pro-occidentale. Dall'altro lato ci sono i modernisti di mente aperta, orientati ad una visione piu' globale dello stato e sensibile all'identita' sessuale. I modernisti sono politicamente svegli ma non ancora sufficientemente organizzati.

L'Iran sara' forse giunto ad una svolta storico-politica che dovra' comunque essere risolta internamente senza interferenze; spero solo che Moussavi, vista la crisi che sta' creando, agisca per sete di verita' e giustizia e non per partito preso.

Li Scarioti di Selinunti

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Recensione Swoon 2009 – Silversun Pickups










La prima tentazione nel classificare i californiani Silversun Pickups e’ quella di ascriverli alle nuove correnti shoegaze (neo gaze) fiorite negli ultimi anni (il genere prende il nome dalla necessaria abitudine dei chitarristi di gurdare in basso, verso le scarpe, per l’uso frequente cha fanno dei pedali). E i Silversun Pickups si inseriscono sicuramente nel solco tracciato da My Bloody Valentine, Sonic Youth, Slowdive, Ride, per citarene alcuni. Molti dei loro brani costruiscono il tipico “muro sonoro” di chitarre distorte, in un crescendo musicale che parte da profondita’ remote e ovattate ed emerge in superfice dando luogo ad una cortina sonora sempre piu’ fitta e invischiante.

Ma i Silversun Pickups sono riusciti da subito a creare un proprio sound grazie alla loro originale rielaborazione dei generi musicali rock alternative. Ed ecco che dai loro brani affiorano richiami a generi e gruppi diversi, il grunge e i Nirvana, lo stoner e i Queens Of The Stone Age, gli Smashing Pumpkins (questo in realta’ il paragone piu’ frequente ma anche il meno calzante).

Il loro precedente album Carnavas e’ tra i migliori dischi del 2006 e la bellissima Lazy Eye gli e' valso un discreto successo in America. Ha raggiunto la posizione n. 5 nella classifica delle Hot Modern Rock Tracks di Billboard: li ha portati al Letterman Show, a fare da colonna sonora in un episodio della serie televisiva the O.C., fino a finire nel videogame Guitar Hero.

Dopo tre anni d’attesa esce Swoon. Commentando il titolo dell’album il cantante Brian Aubert ha dichiarato: ricordo di essere andato a cercare la defizione: “un collasso improvviso dovuto alla mancanza di afflusso del sangue al cervello”.
Il pezzo d’apertura There's No Secrets This Year restituisce senza tentennamenti le loro sonorita’. I Silversun Pickups sono tornati con le loro chitarre distorte, il basso avvolgente, la batteria pulsante e la dolce voce graffiante di Brian Aubert.
Musiche e liriche dell’album mostrano un’elevata ispirazione compositiva della band.

L’ammicante semplicita’ della prima traccia e’ spazzata via ancor prima della sua conclusione. Il finale traghetta verso The Royal We e in pochi secondi sono racchiusi i temi dell’intero Swoon. Un arpeggio introduce il giro portante e Aubert canta: “…you better make sure you're looking closely / before you fall into your swoon”. Il sentiero e’ tracciato, il tempo definito: e’ l’attimo eterno dell’attesa in cui gli stati d’animo si aggregano nel momento che precede la perdita dei sensi, tempo quasi fermo che stilla fino all’ultima emozione, ultimo spazio per la speranza prima della disfatta. Swoon e’ il racconto sfocato di moti interiori, di scatti e riflussi della coscienza tesa come un elastico nell’attimo che precede il collasso, asfissia da aria viziata.

The Royal We racconta di una lotta disperata, anime sotto assedio sospese nella flebile speranza che qualcosa cambi presto. La musica cresce di distorsione in distorsione insieme al tono della voce di Aubert e il muro sonoro raggiunto nel finale rappresenta una delle vette piu’ alte dell’intero album. Simile per pathos e trama compositiva, sviluppata intorno ad un basso avvolgente, l’ottima Growing Old Is Getting Old mette di fronte alla caducita’ dell’esistenza.
In Panic Switch basso e chitarra si avvitano a formare una melodia incisiva e claustrofobica, accentuata dai controtempo della batteria. Parole criptiche e crepuscolari per un’esistenza che sta aspettando, scomparendo, fluttuando via.
Con la sola eccezione della bella Sort Of, le successive canzoni variano il registro musicale. Rallentano i ritmi, abbassano il volume. In Draining la batteria e’ morbida e pacata mentre Substitution con il suo ritmo semplice e sbarazzino conquista al primo ascolto, correndo tuttavia il rischio di essere altrettanto velocemente dimenticata.
Catch and Release si apre con un giro musicale che ha qualcosa d’ipnotico e familiare (Polly dei Nirvana?) e che si sviluppa in maniera raffinata fino ad aggiungere il violino nel finale, forte di un testo di altissima intensita’.

La prova del secondo album e’ pienamente superata. I Silversun Pickups si confermano una delle realta’ piu’ interessanti del panorama musicale, i loro pezzi sono pieni di brio e passione, i loro testi evocatvi e ispirati. Possibile limite dell’album e’ quello di essere rimasto negli argini tracciati da Carnavas, anche se collocarsi nell’onda lunga dell’album precedente e’ gia’ un gran traguardo.
Si guarda con fiducia al futuro. Questi ragazzi di LA hanno tante energie da spendere, talento, qualcosa da dire e un modo di suonarlo.

TRACK LIST

1. There's No Secrets This Year
2. The Royal We
3. Growing Old Is Getting Old
4. It's Nice to Know You Work Alone
5. Panic Switch
6. Draining
7. Sort Of
8. Substitution
9. Catch and Release
10. Surrounded (or Spiraling)

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