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domenica 20 settembre 2009

Ipocrisia di Stato



















Giorno 16 Settembre 2009 Simone Lazzarini, cittadino Italiano (Repubblica fondata sul lavoro) di 35 anni muore schiacciato dall'ascensore che stava manutenzionando; marito e padre di due bimbi di tre e di sei anni. Due giorni prima Fabrizio Boccato, cittadino Italiano (Repubblica fondata sul lavoro) operaio di 56 anni muore schiacciato da lastre di vetro del peso di 13 quintali. Giorno 17 Settembre 2009 sei militari, cittadini Italiani (nazione che ripudia la guerra) cadono vittime di un attentato in Afghanistan. Fanfare e funerali di stato.

Come per la legge, in Italia, la morte non e' uguale per tutti. Voglio chiarire da subito che il lutto e' straziante sia per la madre degli operai come per quella dei militari, ma mediaticamente e politicamente non lo e'; sopratutto politicamente.
"A Livella" di Toto' in questo caso non s'addice.

Gli avvoltoi dell'attuale immonda politica basata sul potere dei favori, svolazzano attorno i cadaveri dei militari e delle loro famiglie sperando di giustificare ancora una volta la giustezza e la necessita' di un conflitto che di vittime (effetti collaterali) civili ne ha fatte molte di piu' di quelle in divisa.
"Andremo avanti!" tuona La Russa. Che ci mandasse suo figlio allora.

Un conflitto come quello Iracheno che ha portato morte ed instabilita' solo ed esclusivamente in nome degli interessi delle multinazionali del petrolio e delle armi. La democrazia bombarola. I sei ragazzi Italiani e gli altri prima di loro sono morti inutilmente.

Perche' non sono stati fatti i funerali in pompa magna ai ragazzi della Thyssen Krupp bruciati vivi?
Perche' i professionisti della politica che si accalcano nella grande platea dei morti in divisa, non s'indignano allo stesso modo per chi invece va' a lavorare per un tozzo di pane, rimettendoci le penne senza colpo ferire? Io considero i morti della Thyssen vittime di attentato. Attentato perpetrato in nome del dio denaro e del guadagno.

Un collega tenta di spiegarmi che i militari rappresentano lo Stato Italiano. Ma siamo o non siamo tutti rappresentanti dello Stato? Anche chi muore in un cantiere, dove le misure di sicurezza sono inesistenti, sono caduti e martiri che lo Stato Italiano deve onorare. Ok non si puo' sempre scrivere o fare funerali di stato a chi, un giorno si e l'altro pure muore sul posto di lavoro. Pero' e' anche vero che se ne parla poco e niente.

Il problema a monte di tanti morti sul lavoro rimane mentre le leggi vengono ritoccate a favore del datore di lavoro disinteressato piu' che a garanzia del lavoratore. (l'articolo 31 del nuovo testo, che sostituisce l'art. 55 del precedente ["sanzioni per il datore di lavoro e il dirigente"], alleggerisce di parecchio le multe inoltre rendendo piu' difficile l'arresto in casi gravi di mancata ottemperanza delle norme di sicurezza che risultano nel decesso del lavoratore).

L'onore di morire per la patria (a Kabul?) e l'onore di morire per la famiglia. Quello che m'indigna e' l'utilizzo strumentale di una e l'indifferenza per l'altra.
Due pesi due misure.

14 commenti:

sebastiano ha detto...

Chi ha scritto questo articolo? Vorrei sapere la provenienza.

Filippo ha detto...

Con queste righe i nostri sono caduti per una seconda volta, questo è un fare alzare polvere solo per fare polemiche sterili.
Se non ci fossero stati i funerali di stato, si sarebbe gridato allo scandalo, invece ci sono stati, ed ecco le polemiche, la solita italietta dei bla bla.
Il petrolio in Afganistan? Bella questa, ma si adesso mettamolo anche sulla luna ed il gioco è fatto!
Certo che la predichetta da benpensanti e perbenisti è al solito monotona e vomitevole!
L’America e l’Occidente colpevoli di tutti i mali del mondo mentre l’Iran e Corea del nord producono le bombe atomiche e la Cina sta saturando gli stati del sud Africa per avere in cambio petrolio a basso costo
I nostri soldati sono stati definiti eroi perchè erano consci del pericolo a cui andavano incontro, ma il coraggio e il senso del dovere li ha mandati avanti nella missione.
Perchè non sono stati fatti funerali solenni ai ragazzi della Tyssen Krupp? Perchè non lo chiedete ai datori di lavoro o ai sindacati? Per i militari il loro datore di lavoro è lo stato e lui (ovvero noi) che provvede!
Per i morti sul lavoro i giornali sono pieni di articoli e reportage ma quello che mi indigna è che in tanti puntano il dito contro lo stato, ma nessuno tuona contro i datori di lavoro che in nome del profitto evadono le leggi sulla sicurezza (vedi gli estintori della Tyssen).
La vera ipocrisia caro autore del messaggio è tuonare contro questi conflitti per poi lamentarsi quando il prezzo del petrolio (con cui rifornire le vostre potenti autovetture, magari suv di grossa cilindrata) va inesorabilmente su!!!

mariano ha detto...

Riprendo un vecchio post: SI PUO’ SAPERE DOVE HA FATTO IL MILITARE LA RUSSA?

Paola ha detto...

Questa si che è pluralità di informazione! Da un articolo scritto coi piedi da parte di uno che si firma Lu Scariotu, ad Alessandra Verzera!!!

Giuseppe Ingoglia ha detto...

Mi riservo del diritto di replica per chiarire alcune cose.
Le morti sul lavoro non sono polemiche sterili ma fatti.
Lo stato con le leggi ed in seguito con i controlli dovrebbe e deve garantire la sicurezza dei cittadini lavoratori. E le leggi sono cambiate al contrario . Cittadini anch’essi dello stato Italiano (anzi Italietta per usare una tua espressione) uguali ai militari caduti in Afghanistan.
Mi da fastidio l’ipocrisia e la strumentalizzazione politica della cosa. Il leitmotif dell’articolo non e’ “Funerali di stato si, funerali di stato no” e neanche “Le morti sul lavoro sono paragonabili a quelle militari”. La differenza e’ ovvia. L’operaio che si reca a lavoro, al contrario di chi esce in pattuglia in zone di guerra non pensa che potrebbe morire. Morire in combattimento e’ per un militare parte integrante della professione. E’ l’unica morte sul lavoro accettabile. Vai in guerra uccidi e vieni ucciso. Ma cosa difende lo stato Italiano a Kabul??

Scusa ma dove leggi che il petrolio si trova in Afghanistan?? Scrivo d’interessi perche’ la stabilita’ di quel territorio e’ cruciale per una visione geopolitica. L’Afghanistan e’ un obbiettivo. Una stabilita’ che permette business. Non mi vendere la storiella della democrazia per il popolo Afghano. Perche’ non t’indigni per la popolazione Afghana uccisa dagli eroi a cui ti senti cosi’ legato. L’Afghanistan e’ stato ancora una volta invaso questa e’ la verita’. Perche’ non lasciamo il popolo Afghano decidere la loro sorte invece d’imporre un modello cosi’ distante per cultura, tradizioni, costumi etc. Il Macdonald a Kabul.
Per me un eroe e’ quello che cade per difendere la sua di terra o chi si sacrifica per l’altro. Salvo d’Acquisto e’ un eroe. Ricordo che i soldati in Afghanistan sono tutti: volontari, ben pagati e nonostante le perdite le famiglie percepiranno un vitalizzio duraturo. Per quello che i soldi possano significare in questi momenti di perdita di una persona cara.

L’Iran che produce bombe atomiche lo dici tu e le favolette raccontate dai media. Nel 2004 l’Ayatollah Ali Khamenei emano’ una fatwa che descrisse l’uso delle armi nucleari immorale, prima ancora l’Ayatollah Ruhollah Khomeini dichiaro’ che le citate armi sono da considerarsi non-islamiche. In un sermone lo stesso Khamenei disse che: “lo sviluppo, la produzione e lo stoccaggio di armi nucleari e’ vietato dalle leggi Islamiche”. Certo potrebbero tutti dire delle grandi e buone bugie pero’ siccome il regime Iraniano fa derivare la sua legittimita’ dalla fedelta’ all’Islam mi sembra troppo bizzarro il dichiarare costantemente che gli armamenti nucleari sono contrari all’Islam quando invece le si vuole produrre. Poi metti in ballo la Korea e la Cina ma qui si spazia un po’ troppo dall’articolo in questione.

Il prezzo del petrolio sale per ingordigia di guadagni. Sale per la crisi in medio oriente poi a crsi attenuata e a barile abbassato in prezzo il costo del carburante per me e per te rimane invariato. E’ solo una spinta per farci pagare di piu’ in maniera indolore. Per la cronaca non ho il SUV e vado a lavorare in treno, quindi non so a chi ti riferisci.

Filippo ha detto...

Giuseppe l’articolo non era firmato e quindi non potevo pensare che fossi tu l’autore.
Ti rammento che anche il Pakistan è uno stato islamico, ma ha le armi nucleari in arsenale, perchè non dovrebbe averle l’Iran? Tanti esuli ex addetti al settore asseriscono l’esistenza di tali ordigni negli arsenali iraniani!
L’islam dice che….., beh l’islam predica anche la tolleranza per chi è di religione diversa, come condanna il suicidio, eppure si legge tutti i giorni quale uso si fa della religione islamica per la sete di potere di certe frange estreme comandate da gente senza un biciolo di cervello!
Insorti e Kamikaze? Ma dai Giuseppe non crederai mica a quelle favolette scritte sui giornali di partito perbenisti e benpensanti!
Questi “martiri” (a scriverlo mi rivolta lo stomaco) dell’Islam sono pagati profumatamente con i proventi del mercato della droga!! E siccome la miseria da quelle parti si taglia con il coltello, ci vuole poco a pagare qualcuno promettendogli moneta sonante per sfamare per tuta la vita la famiglia! Oppure (come testimoniato più volte) si ricorre alla minaccia in puro stile mafioso!
Le favolette caro Giuseppe sono quelle che ti hanno propinato fino ad oggi!
Sarei curioso di vedere questi sterminati campi petroliferi Afgani!
Dimentichi che dall’Afganistan provenivano gli attacchi dell’11 Settembre e non solo, dimentichi che in Afganistan si nasconde Osama Bin Laden!
Dimentichi che dal Pakistan proviene gran parte dell’oppio che demolisce il cervello dei nostri ragazzi!
Dimentichi i danni che il regime talebano ha arrecato al Pakistan e al suo popolo, leggiti a tal proposito i libri di Hosseini che in una recente intervista ha esortato l’occidente a non lasciare quelle terre!
E’ probabile che quella della democrazia del popolo Afgano sia solo una storiella, ma è altrettanto vero che hanno un disperato bisogno del nostro aiuto, che il ritorno di un regime teocratico equivarrebbe a migliaia di morti innocenti!
Per terminare non metto in ballo la Corea del nord e la Cina, ho semplicemente enunciato fatti scritti anche su giornali non simpatizzanti alla missione in Afganistan sul web e di cui si è occupata anche la celebre trasmissione televisiva “Report”.
Vorrei brevemente tornare sulla questione dei morti sul lavoro (onore anche a loro) che a tuo parere passano tristemente in silenzio sui vari organi di stampa, mi permetto di informarti che quasi settimanalmente i vari rotocalchi hanno approfondimenti e reportage in merito. Come mi permetto di evidenziare che la legislazione in materia di sicurezza negli ultimi anni si è fatta più severa, ma purtoppo le leggi nel nostro paese vengono fatte solo per essere evase! E allora ribadisco che anzicchè tuonare contro lo stato, bisognerebbe chiedere giustizia con punizioni esemplari per chi queste leggi le trasgredisce!
Viva la pace caro Giuseppe, tra una bomba e un fiore preferisco il fiore, ma la pace spesso ha un costo molto caro! E pace non deve essere girarsi dall’altra parte facendo finta di nulla mentre la gente muore lasciando che gli altri risolvano dei problemi che potrebbero trasformarsi in una scintilla da cui potrebbe venire fuori un grande incendio.
E se pace deve essere gridiamo anche per la pace in Somalia, in Costa D’Avorio, alle foci del Niger, in Tibet ecc. ecc. ecc.
Non stiamo a puntare il dito solo dove ci fa più comodo!
Viva l’Italia

Giuseppe Ingoglia ha detto...

(prima parte)
Caro Filippo, di solito ti firmi per esteso.
Viva l’Italia come no. Viva l’Italia dal Monte Bianco ai Sesi di Pantelleria.
Ero e sono consapevole che il mio articolo perche’ di getto avrebbe suscitato indignazione. Paola ha ragione a meta’. L’altra meta’ va a braccetto con il mio carattere impulsivo. Che ci vuoi fare ho 36 anni e non riesco a trovare pace; a volte voglio ancora cambiare il mondo. La télévision c’est le subrogé de la réalité. E allora succede che…
Le lacrime di coccodrillo versate dagli stessi figuri che hanno mandato i nostri a morire, ribadisco inutilmente, mi sono sembrate troppo ripugnanti. Mi ricordano quelle versate da simili e consimili per via d’Amelio.

Viva l’Italia, quella sana pero’. Viva l’Italia senza il marciume che in parte la rappresenta. Personaggi che hanno ridotto questo Stato Italiano, politicamente ed economicamente parlando, a conchiglia vuota. Destra (maiuscolo per via della punteggiatura) sinistra centro, tutti pantofolai “professionisti” del potere che oramai hanno confuso lo Stato che devono servire con loro stessi. Loro si credono lo Stato! Del parlamento ne hanno fatto un covo di ladroni. Comuni, Province, Regioni ingranaggi, chi piu’ chi meno, di un sistema molto lontano da quello proposto dalla nostra invidiabile Costituzione. Costituzione a cui attentano senza posa e ritegno tutte le parti anche accondiscendendo e voltandosi in questo caso si, dall’altra parte.
Ma questo cambiera’. E’ nell’aria ma ancora non lo sanno. Dormono. Oppure sono io che, come sempre, sogno ad occhi aperti. Io non mi volto caro Filippo io sbatto pieno e di petto, come in questo caso.

Rassicurami. Dimmi che lo Stato siamo noi. Di quelli che s’indignano. Di quelli dei Diritti e dei Doveri.

L’asse del bene e l’asse del male, a questo io non credo Filippo; e’ troppa generica la tua posizione. La rispetto ma non mi associo. Non mi fido della propaganda del noi siamo il bene, il buon samaritano, i portatori di verita’ e giustizia e loro sono il male. Crociate?
Lu porcu cchi dici a la papera quant’e’ bedda la pulizia. Ma dai.

Nel ‘53 dopo un colpo di stato diretto in penombra dalla C.I.A. il presidente Iraniano DEMOCRATICAMENTE eletto viene deposto a favore del burattino di turno. Si comincia il programma nucleare a scopi energetici . E di “conseguenza” il petrolio Iraniano viene “assegnato” all’esportazione o utilizzato nel settore petrolchimico. In quel periodo l’Iran s’avvale dell’aiuto e del know how Statunitense pagato profumatamente. Dopo che gli U.S.A. mollano (ma anche durante) avviene un vai e vieni, sempre a suon di soldoni (a volte mai restituiti vedi ostaggi Francesi) di Francesi, Tedeschi, Russi, Cinesi fino all’attuale e contestato arricchimento di Uranio.
E se anche cosi’ fosse?
Il Cristianesimo ha il nucleare e i terroristi, l’Ebraismo ha il nucleare e i terroristi, I Sikhismo ha il nucleare e i terroristi anche gli atei hanno il nucleare ed appoggiano i terroristi. Pero’ adesso abbiamo paura solo del nucleare-terroristico-mussulmano. Mah. Ahhh si; buoni e cattivi. Inutile arrovellarsi il cervello basta una lista; a destra mettiamo i buoni a sinistra i cattivi. Quasi dimenticavo i terroristi “nutricati” in casa, i pazzoidi che si sono fatti saltare in aria nella metropolitana a Londra. E gli Inglesi li cercano in Afghanistan! Il problema e’ piu’ vasto e con radici. Noi possiamo solo speculare.

Giuseppe Ingoglia ha detto...

(seconda parte)
Tra le tue righe “mi ricordi” tante cose Filippo. Credo, senza superbia e spacconeria, di essere un po’ piu’ avanti di quello che mi rammenti. Forse non ho letto tanti libri quanti ne abbia letto tu, oppure solo le fonti sono divergenti.
Pero’ continua ti prego a parlarmi di qualcosa di nuovo che non so’; tipo i libri di Hosseini.
Li leggero’ non appena ci mettero’ le mani e gli occhi sopra.

In Iran e Pakistan la religione professata predominante e’ l’Islamismo. Vero. Fai pero’ attenzione ad una grande differenza tra le due nazioni. L’Iran si dichiara “Repubblica Islamica”. Dopo la rivoluzione a capo della ciurma c’e’ il leader supremo alias “Ayatollah” che detiene il rango piu’ alto. Che il nucleare militare non e’ in accordanza con il corano non lo dice un musulmano qualunque, ma la figura politico-sociale-morale dello Stato. Non e’ legge e’ un consiglio. La fatwa puo’ anche diventare legge.
Nel dubbio ti concedo che l’Iran possa essere governato da un folle manipolo di terroristi che non vede l’ora di bombardare con l’atomica l’Occidente (Occidente pieno di bombe atomiche e nucleari).
Forse Israele, ma questa si che sarebbe una follia.
Prima abbiamo trasmesso la rogna ora ci lamentiamo perche’ tutti si grattano.
Oppure ci dovremmo fidare ciecamente di quelli che ci parlavano degli arsenali chimici in Iraq?

Bush & Co. chiedevano la testa di Bin laden e i Talebani hanno detto prima no, poi lo si fa processare in Afghanistan; no. Ok allora lo processiamo in un altro stato Islamico neanche. Via con le bombe e senza consenso dell’O.N.U. Comandano solo loro.
In Afghanistan, a mio avviso, si arrivera’ ad una ritirata stile Vietnam. Obama prende una pausa di riflessione. Le forze del male Talebane (prima finanziate dagli stessi U.S.A.) ritorneranno ancora una volta e dovranno essere prese a calci nel culo dagli Afghani, se vorranno.
Mi permetto una correzione a proposito dei danni che i talebani hanno arrecato al Pakistan.
Vedi che la parte del Pakistan della “cintura del Pashtun” confinante con l’Afghanistan chiese l’aiuto ai Talebani per indottrinare la popolazione. E quella stessa parte capitanata da Maulana Samiul Haq ricambio’ ben due volte il favore inviando braccia armate combattenti in Afghanistan al loro fianco.
Le scintille e gli incendi sono parte della natura delle cose e della storia umana.
Certo bisogna stare in guardia a causa dei piromani.
Scoviamo i nostri prima di andare nel giardino del vicino.
Uno Stato il nostro, che grazie (ahinoi) ai soliti figuranti e’ stato forse (aspettiamo incrociando le dita i processi riaperti) prostrato e ridotto ad essere ricattato e tenuto per le palle da bande armate di criminali.
Tutto in nome di potere, denaro, favoritismi e business egoista.
Noi Filippo, abbiamo gia’ i nostri di Talebani a cui pensare.
Quanto ci costeranno di piu’ le missioni a fianco degli U.S.A. o i tagli alla scuola che porteranno 87.000 precari al patibolo? Lapidazione democratica. Certo, tutti per uno e uno per tutti ma con dignita’ senza scodinzolare e a volte dicendo di no.

Filippo ha detto...

(prima parte)
Giuseppe,
questo democratico e civile scambio di vendute mi sta veramente piacendo, soprattutto per il reciproco rispetto delle visioni altrui.
Condivido pienamente con te quanto hai scritto circa la nostra povera patria ridotta a brandelli da un manipolo di delinquenti che si firmano destra e sinistra, ma che di destra e sinistra non hanno assolutamente nulla!
I nostri poveri patrioti, che dettero la vita in nome del nobilissimo ideale di patria unita, si staranno rivoltando nella tomba.
Per quanto riguarda il resto purtoppo non viaggiamo sulla stessa sintonia, vista la tua ottima e salutare sete di sapere (che non è da tutti) ti consiglio di leggere il libro di Carlo Panella “Il libro nero dei regimi islamici” dove si arriva alle radici dell’estremismo e terrorismo arabo.
Non esiste come hai detto tu un asse del bene e asse del male perchè come disse Gesù Cristo “chi è senza peccato scagli la prima pietra” noi occidentali con il nostro passato di colonialismo abbiamo esportato tante cose positive, ma abbiamo anche causato parecchi danni che col tempo si sono ingigantiti e ci si stanno ritorcendo contro (vedi gli stessi fondi e armi della C.I.A. dati ai talebani contro ai sovietici).
Quì non si parla di nazioni che possono o non possono detenere l’arsenale nucleare (a dispetto del patto di non proliferazione firmato in sede Onu), quà si stà parlando del futuro della nostra democrazia, della tua libertà di scrivere le tue idee sacrosante come le mie!
I talebani hanno dichiarato guerra al mondo occidentale e si fermeranno solo quando questo verrà annientato a cominciare da Israele (che l’Iran ha più volte minacciato di attaccare)!
Non si tratta di fare il buon samaritano caro Giuseppe, si tratta di difendere in primo luogo la nostra esistenza come nazioni impedendo che il fuoco estremista ci incenerisca definitivamente e in secondo luogo le schiere di innocenti che purtoppo si trovano a dover fronteggiare direttamente la minaccia talebana (non dimentichiamoci la guerra che già preesisteva dalla ritirata sovietica fino all’intervento occidentale).
Mi scrivi che le scintille e gli incendi fanno parte della natura umana e che bisogna stare in guardia dai piromani. Ma adesso che abbiamo intercettato gli incendiari ( a cui il fiammifero lo abbiamo purtoppo dato noi) non possiamo rimanere a guardare praticando la politica dello struzzo anche perchè l’incendio prima o poi arriva.
Mi scrivi di uno stato di Israele che costituisce una spina nel fianco del mondo arabo, una spina che abbiamo messo noi e pertanto non possiamo lamentarci se qualcuno cerca di toglierla.
Però nei tempi che furono, ai palestinesi non sembrava vero di vendere pezzi di deserto con moneta sonante in cambio! Allora il denaro in cambio di deserto (che non voleva nessuno) fece loro un gran comodo! Poi però in base al principio di autodeterminazione dei popoli, quando gli israeliani bonificarono il tutto rendendolo un meraviglioso giardino quale ancora oggi è, unendosi in una nazione potente e ricca, allora i vicini iniziarono a reclamare le loro terre!!
Troppo comodo, è giusto che i palestinesi abbiano un loro spazio un loro sbocco sul mare e che gli abitanti della striscia di Gaza abbiano una loro dignità di esseri umani e non da eterni rifugiati in campi profughi, ma questo non potrà mai portare alla distruzione dello stato di Israele come da loro (parlo delle frange estreme che purtoppo comandano)più volte chiesto rifiutando qualsiasi proposta di pace.

Filippo ha detto...

(seconda parte)
Infine rispondo brevemente alla tua domanda sui costi delle missioni, sai quanto è costato il ritiro del contingente internazionale dalla Somalia? Chiedilo ai profughi che sbarcano sulle nostre coste, in cerca di fortuna e del loro costo umano, sociale ed economico, come bisognerebbe chiederlo a chi non si può permettere di scappare dall’inferno.
Caro amico concordo pienamente circa i “talebani” di casa nostra che massacrano i precari (e non solo) incuranti dei loro diritti di esseri umani e sfruttandoli solo come serbatoio di voti illudendoli anno dopo anno.
Col precariato lor signori hanno rovinato una intera generazione, la nostra, l’unica nella storia a stare peggio dei genitori!
La dignità innanzi tutto, camminare a testa alta avendo il coraggio di pensare con la propria testa senza scondinzolare a nessuno e soprattutto senza scendere a compromessi, ecco di cosa ha bisogno la nostra società e li hai centrato pienamente il problema.
Forse mi sono ancora una volta dilungato troppo con i miei punti di vista.
Non avere timore di scrivere di getto spinto dalla tua impulsività, in un epoca dove l’apatia regna sovrana, viva chi ha degli ideali in nome dei quali gridare.
Come disse il grande presidente Pertini “posso non essere in accordo con le tue idee, ma darei la vita affinchè tu le possa esprimere”
A mio avviso le idee sono una diretta espressione dell’intelligenza e dell’animo di una persona.

Giuseppe Ingoglia ha detto...

Chiarimento: quando dico:…”Prima abbiamo trasmesso la rogna ora ci lamentiamo perche’ tutti si grattano” non mi riferisco ad Israele Stato ma al nucleare bellico di Israele.
I Palestinesi hanno diritto ad essere riconosciuti anch’essi Stato se no sara’ sempre terra di nessuno.

Filippo ha detto...

Penso che qualsiasi altro stato non avrebbe agito diversamente essendo stato oggetto di minacce nonchè di un tentativo di invasione nella famosa guerra dei sei giorni.
Due torti non faranno mai una ragione è vero, ma la paura nell’uomo è l’istinto che da sempre domina sugli altri.

Giuseppe Ingoglia ha detto...

The Kite Runner
A Thousand of Splendid Suns
Come no! Mia moglie mi ha pregato di leggerli entrambe. Credo di avere The Kite Runner in Inglese da qualche parte. Hosseini novellista…io preferisco altri generi, pero’ adesso che siete in due a consigliarlo devo decidermi. La guerra dei sei giorni, i tasselli sono tanti. Il discorso si amplia nello specifico e non solo guardando i grandi avvenimenti, certo anche quelli, ma dietro c’e’ sempre una cortina di storie ed accadimenti. Non tutto e’ liscio come ci viene proposto. Ad esempio non molti sono al corrente del progetto segreto e di negoziazione militare tra Israele, U.S.A. (gira e rigira Filippo ci sono sempre loro) e l’Iran chiamata “Operazione Tzor”. Operazione che oltre ad armamenti vari mirava a dotare l’Iran anche di missili balistici a lungo raggio con capacita’ di trasporto di testate nucleari…Mossad, C.I.A., SAVAK. Poi vinse, stravolgendo tutti i piani e beffando tutti, Sayyid Ruhollah Khomeini e tutto si fermo’. In caso contrario l’Iran avrebbe gia’ a disposizione potenti giocattolini e know how (sempre pagati a suon di milioni). L’Iran e’ il dente che duole perche’ i progetti a tavolino sono andati male.

Mi parli di liberta’ e io ti dico che il capitalismo democratico e’ una forma di schiavismo. Si consuma per produrre e piu’ consumiamo piu’ produciamo. Appena non c’e’ richiesta la ruota si ferma e opsss casca il castello di carte. La cosa che mi rattrista piu’ di tutte e’ il cibo. Piu’ o meno il 50% del cibo prodotto viene poi buttato al macero; non consumato da nessuno quando milioni di persone sono affamate e malnutrite. I bambini Africani e non solo piangono e muoiono giornalmente. Ma in questo mondo all’arrovescia le armi hanno la priorita’. E’ il progresso-regresso.

Anch’io ti voglio suggerire dei libri pero’ in Inglese tu poi vedi se ti’nteressa di trovare l’edizione in Italiano.
Abbiamo parlato di U.S.A. quindi: Seven Sins of American Foreign Policy di Loch K. Johnson
Abbiamo parlato di democrazia quindi: Democracy Kills di Humphrey Hawksley
E qualcosa sulla Palestina: Palestinian Walk di Raja Shehadeh vincitore dell’Orwell Prize 2008

As-Salamu `Alaykum

Anonimo ha detto...

Alle volte mi ritrovo con la testa tra le mani
e penso di essere diventato pazzo
mi dico cazzo! non è reale qua mi devo calmare
eh già, devo stare calmo, riprendere il controllo,
lucidità, perché fa caldo qua,
senti che caldo che fa, si muore, ma si fa per dire
non è che fa caldo e uno muore
a meno che non sia anziano e c'abbia problemi col cuore
o di pressione, ma non è che fa caldo e uno muore
il caldo è una cosa naturale, come andare a lavorare
C'è l'affitto da pagare? Vai a lavorare,
lì ti possono sfruttare, umiliare, sottopagare,
cassaintegrare, ma non è che ti possono ammazzare,
non è così, perdio, non è così che deve andare,
cazzo, morire, cazzo morire per poco più di un milione
non può capitare, ma non si sa come
succede ogni giorno a ben tre persone
e io sarei il pazzo! mille morti l'anno è una guerra perdio
ed io sono un pazzo fottuto che con una guerra in corso
vado ancora in giro disarmato, un pazzo, un pazzo fottuto

Più ci penso e più mi è chiaro
il fatto che non sono diventato pazzo
è solo che là fuori c'è qualcuno
che si è messo in testa di ammazzarci tutti
e puoi giurarci che nemmeno lui è pazzo
pazzo è riduttivo per un serial killer recidivo
che poi non è neanche uno
maledetti siano loro e chi cazzo li ha creati, avidi assassini senza scrupoli
che intascano un miliardo ogni due mesi
e si permettono di parlare
di taglio alle spese e ai contributi
i bastardi fottuti, figurati se c'hanno orecchie per sentire chi gli parla di riduzione dell'orario di lavoro
per loro se dopo otto ore di lavoro
sei stanco, fai una cazzata e muori
è un peccato e manco per la tua vita
quanto per la pensione che hanno cacciato
e comunque hanno risparmiato
rispetto all'assunzione di nuove persone a pieno salario è questo lo straordinario obbligatorio
chi vola alle Bahamas e chi va all'obitorio
e dovremmo pure dirgli grazie
perché ?offrono?

Alle volte mi ritrovo con la testa fra le mani
e penso, penso e rifletto: in Italia c'è un conflitto
una guerra che fa più di mille morti all'anno
tra lavoro e mala sanità, e dimmi tu
se questa qua non è pulizia etnica
cos'è come si chiama?
Quando uno che c'ha i soldi può avere tutto
e uno che ne ha di meno non ha diritto
nemmeno a un letto in un ospedale quando sta male
e se vuol farsi curare deve pagare
solo che coi soldi che gli danno quelli del lavoro interinale
c'è l'affitto da pagare, il bambino da mantenere
e cosa cazzo vuoi pagare un dottore
quando non sai nemmeno se tra due mesi
c' avrai ancora un fottuto lavoro
perché il lavoro interinale non è altro che
una prestazione occasionale di lavoro manuale
non qualificato, esattamente il caso in cui
il rischio d'incidente sul lavoro è quintuplicato
e tutto questo non è capitato
ma è stato pensato, progettato e realizzato
dal padronato in combutta con l'apparato decisionale dello stato
per il quale la vita di un proletario non vale non dico niente
ma sicuramente non vale il costo di un'assunzione regolare
con tanto di corso di formazione professionale;
è evidente il disegno criminale o no?
o sono io che sono pazzo?
(testo dei 99 posse)

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"E' chiaro che il pensiero dà fastidio
anche se chi pensa e' muto come un pesce
anzi un pesce e come pesce è difficile da bloccare
perchè lo protegge il mare com'è profondo il mare"