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sabato 25 luglio 2009

Una Gita Indimenticabile






















I have a dream
che un giorno riformeremo Selinunte, Triscina e Castelvetrano sostituendo la politica dei soliti noti con persone e idee fresche, giovani e "disinteressate".
I have a dream che un giorno riusciremo a sfruttare la tipicita' del nostro territorio e dei suoi frutti.
I have a dream che un giorno attraverso un turismo intelligente ed ecosostenibile offriremo lavoro a molti migliorando cosi' la qualita' di vita di tutti.
I have a dream che un giorno seguiremo dando vita alla voce di Pino Veneziano che cantava e canta ancora "di questa terra facciamone un giardino" piantando i semi delle piu' nobili capacita' umane.

I have a dream...perche' l'unica cura alla meta-stasi attuale e' l'estirpazione delle cellule malate dalle comode poltrone.

Di seguito pubblico l'articolo di un amico "di tastiera" Vito Caronna, diversamente abile. La sua esperienza ancora una volta ci mostra chi sono i veri disabili della gestione territoriale. Le bellezze e le spiaggie di Selinunte devono essere fruibili anche dalle persone diversamente abili come un diritto che appartiene con facilita' a chi di carrozzelle ed accompagnatori non ne ha bisogno.

"Salve, Vuoi visitare i templi di Selinunte? Bene, però, se sei in carrozzina scordatelo.

Martedi 7 luglio 2009 verso le cinque di pomeriggio con amici volevamo visitare i templi ma, non è stato possibile perché io e la mia amica molto speciale siamo in carrozzina. Due miei amici erano andati in biglietteria per i biglietti, informano l’addetto della nostra presenza e vengono informati dell’impraticabilità del viale che porta ai templi. Grazie al “percosso sconnesso” siamo dovuti tornare a casa.

Vogliamo parlare della brillante idea di finire il pomeriggio al mare? Sarebbe stato bello se solo la spiaggia fosse stata attrezzata con l’apposita pedana “semplicemente di legno”. Allora decidiamo di guardarlo da lontano.

Accaldatissimi, (soprattutto l’accompagnatore che spingeva la carrozzina della mia amica molto speciale, io per fortuna sono munito di carrozzina elettronica), decidiamo di andare in un bar… qui la faccenda è un po’ diversa, alcuni locali sono accessibili ma in altri rimani fuori.

Secondo voi può una donna sopportare l’idea di essere davanti a negozi di souvenirs e non poter entrare? Valla a sopportare!!!

Con questo cosa volevo dirti caro lettore, che una semplice giornata, per un disabile può diventare un’impresa titanica.

In definitiva un disabile esce solo se è accompagnato.

Lucia “la mia amica molto speciale”, è sicura che anche tra i nostri paesini ce ne deve essere uno a portata di disabile…… impegnerà questi suoi ultimi 20 giorni di permanenza nella provincia di trapani per trovarlo.

Secondo me non lo troverà.

Buona ricerca lucia, comunque vada sarà un successo. "

Distinti saluti da Vito e Lucia.

1 commenti:

Vito Caronna ha detto...

Caro Giuseppe, sono contento del fatto che c'è gente come te che si interessa delle difficoltà che hanno i disabili nel vivere le città.
Giuseppe, le barriere colpiscono sempre, sono le protagoniste della nostra vita, non ci abbandonano mai.
Vuoi andare al cinema?
La barriera e lì che ti aspetta col sorriso stampato a modo di sfottò.
Vuoi entrare in una gelateria per gustarti un gelato al cioccolato?
La barriera e li davanti l’entrata della gelateria che si lecca un cono al sapor di cemento, le barriere impazziscono per il cemento.
Vuoi andare al mare?
La barriera e sempre li che ti aspetta, sdraiata sotto l’ombrellone con un cappellino hawaiano e una cubana con la palma in mano.
Come vedi siamo sempre al punto di partenza, questo benedetto paese ha bisogno di una svolta culturale, cittadini e politica devono prendere coscienza del fatto che, la disabilità e il disabile vanno rispettati.
Se un elemento non costituisca barriera architettonica per un individuo può invece essere di ostacolo per un altro, quindi il concetto di barriera e percepito in maniera diversa da ogni individuo.
Noi disabili non siamo burattini, manichini ma, persone che hanno il diritto di vivere civilmente.... Anche noi paghiamo le tasse e come contribuenti esigiamo pari opportunità.
Il primo passo verso il miglioramento, deve essere fatto educando la comunità tutta, bisogna educarla a rimuovere le barriere culturali meltali, prima di quelle architettoniche al fine di promuovere l’integrazione sociale parallelamente a quella ambientale.
Il secondo grande passo deve essere fatto in fase di pianificazione urbanistica, la progettazione dello spazio e degli edifici deve essere volta a favorire il più possibile una vita indipendente e confortevole delle persone nei vari settori, nelle abitazioni, nei trasporti, nel lavoro, nell'istruzione e nel tempo libero.
ADESSO VEDIAMO COSA DICE LA LEGGE 13/1989 CIRCA LE BARRIERE ARCHITETTONICHE?
ACCESSIBILITÀ;
1. per accessibilità si intende la possibilità, anche per persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale, di raggiungere l'edificio e le sue singole unità immobiliari e ambientali, di entrarvi agevolmente e di fruirne spazi e attrezzature in condizioni di adeguata sicurezza e autonomia.
VISITABILITÀ;
2. per visitabilità si intende la possibilità, anche da parte di persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale, di accedere agli spazi di relazione e ad almeno un servizio igienico di ogni unità immobiliare. Sono spazi di relazione gli spazi di soggiorno o pranzo dell'alloggio e quelli dei luoghi di lavoro, servizio ed incontro, nei quali il cittadino entra in rapporto con la funzione ivi svolta.

ADATTABILITÀ;
3. per adattabilità si intende la possibilità di modificare nel tempo lo spazio costruito a costi limitati, allo scopo di renderlo completamente ed agevolmente fruibile anche da parte di persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale.
Torniamo a noi.
La legge parla chiaro in materia di abbattimento di barriere ma, alcuni sindaci meno, danno poca attenzione a questi temi.
Mi permetto di suggerire hai Sindaci Italiani…. consultate i disabili prima di prendere iniziative sociali.
Fateci partecipi, sapremmo dare a voi amministratori molti consigli e suggerimenti utili, visto che viviamo direttamente le problematiche che l’handicap comporta.
Caro Giuseppe, la lotta contro le barriere sarà lunga e faticosa, l’unica arma con cui possiamo combatterla, è la comunicazione.
Si devono sensibilizzare le istituzioni e l’opinione pubblica. Denunciando le cose che non vanno, o quelle che non funzionano, magari iniziando nel segnalare quei luoghi non accessibili. Sarebbe un buon inizio.
Ciao da Vito.

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"E' chiaro che il pensiero dà fastidio
anche se chi pensa e' muto come un pesce
anzi un pesce e come pesce è difficile da bloccare
perchè lo protegge il mare com'è profondo il mare"