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sabato 21 novembre 2009

A dog chasing its tail

























I partiti politici sono morti. I cittadini si devono staccare dai morti finchè sono in tempo e guardare in faccia i vivi.
E' infatti il caso di ridire che i cittadini non valgono niente tranne che per il voto.
Siamo gli strumenti di cartomanti a cui ci rivolgiamo per sentirci presagire un futuro di speranza. Una volta pagata la parcella si chiudono i battenti.

La reiterata nonchalache alle domande poste da alcuni (cittadini senza superpoteri proprio come te che leggi) in merito a temi importanti, la dice lunga riguardo gli off limits posti da chi ci amministra. I cittadini tranne che per: sensi unici, spizzico, nomine di strade e targhe, su come piazzare uno schermo in piazza, storia, geografia e scienze non si devono interessare ad altro. Pena l'indifferenza.

Perche' non sia mai che chi governa lo faccia per il benessere sociale e soddisfi in questo modo l'incarico a cui sono stati preposti. Questo concetto diventa chiaro volgendo un tantino lo sguardo alla politica nazionale, dove i beneficiati ed i benefattori sono parte di una stessa cerchia ristretta di "utenti finali" senza pudore.
Perche' provar vergogna nei confronti dei paria?

Quando si smettera' di porgere l'altra guancia facendo leva sul "diritto" invece che sull'elemosina?
Semplicemente unendo gli intenti, gli sforzi la direzione su cui puntare.
Un Movimento Cittadino che funga da contrappeso ed equilibri le forze.
Se uno chiede e' fastidioso mormorio, se cento chiedono e’ voce a cui dar conto.

Non riesco a capacitarmi come questo semplice concetto alla fondamenta della societa' civile basata sull'assioma diritti-doveri non venga recepito, non sia per niente chiaro alla massa. Mi parinu tanti scravacchi nta' la stuppa.

Scusate ma: la munnizza e' sulu la me? Ma sulu dui pagaru la manutenzioni di lu cuntaturi di l'acqua? Ma sulu tri o quattru s'arrabianu picchi' pagaru cara la T.A.R.S.U. e vulissiru pi dirittu la differenza?

Neanche un'email al Segretario per far consegnare a Baldassare Genova (cittadino senza superpoteri proprio come te che leggi) i documenti legalmente richiesti si e' avuto cura d'inviare.
Mica e' la nostra crociata questa cari signori e signore.
Mi risuonano nella testa i soliti triti: "ma cu ti lu fa fari", "si poi hai di bisognu...", "tantu un cancia nenti", etc.
Che stupido! Siamo noi i diversi, siamo noi dalla parte del non sistema, siamo noi che non ci adeguiamo, siamo noi che guardiamo da fuori l’oblo’ della contorta realta' non capendola.
Si, siamo noi e siamo in pochi e forse non ne vale davvero la pena.

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mercoledì 18 novembre 2009

Lettera ai consiglieri Comunali di Castelvetrano






















Consigliere Ninni Vaccara mi scuso per il mio “saltare” da un argomento all’altro, ma vede questo mia “saltare” come lo intende Lei, altro non è che fare capire ai lettori di questo blog, portale (www.castelvetranoselinunte.it), come ha operato nel passato e continua ad operare ancora oggi questa Amministrazione Comunale (di Castelvetrano) e mi scusi, è agli occhi di tutti quello che succede giornalmente.. dalle alghe, al costruendo albergo…. ecc.ecc.
E’ riuscito a sapere se la Belice Ambiente ha presentato all’Amministrazione Comunale il Piano Finanziario dei Costi sostenuti per il nostro Comune per gli anni dal 2005 al 2009? E’ riuscito a recuperare le lettere di trasmissione di tali importanti documenti che dovevano permettere a LEI Consigliere Comunale, così come le riconosce la legge, di determinare la TIA da fare pagare ai cittadini?
Che cosa hanno fatto i Consiglieri Comunali per riappropriarsi di questa prerogativa propria dei Consigli Comunali e che per legge oltretutto, non può essere derogata ad altri?

I Consiglieri Comunali si sono mai chiesti come mai nel 2001 la TARSU è stata aumentata da parte del Sindaco Bongiorno del 108% rispetto a quanto pagato nel 2000? Certamente il fatto non ha colpito minimamente l’attenzione dei Consiglieri Comunali presi come sono dal partecipare alle Commissioni Consiliari e poi alle sedute di Consiglio Comunale.
Si sono mai spiegati i Consiglieri Comunali come mai con l’avvento della Belice Ambiente e dei Sindaci soci compreso il Sindaco POMPEO, i costi a distanza di quattro anni sono aumentati del 300 ed anche del 400% ? dopo l’aumento , effettuato in aperta ed evidente violazione di legge dall’allora Sindaco Bongiorno? Se Lei non è a conoscenza di queste violazioni , se vuole posso informarLa dettagliatamente con carte alla mano!

Ha letto il Verbale dell’Assemblea dei Soci della Belice Ambiente già pubblicato all’albo pretorio del nostro Comune dal 20.10.09 al 04.11.09?
Perchè Lei rappresentante dei cittadini ed i suoi colleghi non impugnate quest’atto illegittimo?
Perchè deve essere sempre il cittadino ad adire i vari organi giurisdizionali?
Non siete pagati dalla Collettività per tutelare e difendere i Cittadini ed il Territorio?
Mi creda scrivo queste parole con una serenità unica altro che “rabbia”
In questo Paese l’informazione è di parte, quante volte ho chiesto di essere invitato con altre persone a Siciliauno per dibattere queste problematiche, a RCV sono stato invitato da un ex conduttore l’amico Elio Ferraro ma all’ultimo momento per ben due volte la trasmissione è stata annullata ed Elio esautorato!
Perchè in tutti i Comuni si sono svolti sedute pubbliche, aperte ai cittadini, sul problema della TIA ed a Castelvetrano questo non è mai successo?
In quei Comuni gli ordini del giorno sono stati firmati da tutti i Consiglieri Comunali (di maggioranza e di opposizione) mi riferisco a qelli di Santa Ninfa , di Salemi ed adesso di Salaparuta che, notizia di ieri, ha inviato una lettera alla Belice Ambiente chiedendo di conoscere i costi di gestione che la stessa Società eroga per quella Comunità.

CAVOLO ma è mai possibile che ai Consiglieri di Castelvetrano non possa interessare conoscere questi costi? Conduzione della cosa pubblica con sistemi feudali?
Spero che questo dialogo non possa creare incomprensioni, io credo nel dialogo come unica metodica civile per dirimere qualsiasi questione!
Cordialmente
Baldo Genova
P:S Lei adesso è a conoscenza di questo verbale dell’Assemblea dei Soci , atto illegittimo e penalizzante per i cittadini, cosa intende fare, non da singolo cittadino evidentemente, ma nelle vesti di Consigliere Comunale?
Ci sono 60 gg. di tempo per l’impugnativa davanti al T.A.R.!
Il Consiglio Comunale dietro parere dell’Ufficio Legale del Comune, da acquisire entro i termini per la proprosizione del ricorso, può perfettamente impugnare tale atto!
E contestualmente investire della problematica il Prefetto e la Corte dei Conti!
Non mi faccia sempre sognare di vivere nel Medioevo!
La ringrazio sentitamente

Commento scritto da Baldo Genova su www.castelvetranoselinunte.it

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domenica 15 novembre 2009

Asfalto Intelligente





















Per conoscenza all'Ufficio Tecnico di Castelvetrano. Forse ci potremmo interessare e co-finanziare in parte la ricerca per trarne benefici (anche finanziari) interessanti.


Un miglio di strada a quattro corsie potrebbe fornire energia a più di 400 abitazioni, se si sostituisse l’asfalto della pavimentazione con moduli fotovoltaici Solar Roadways. Lo hanno calcolato Scott e Julie Brusaw basandosi sui consumi medi nordamericani, 4 ore di insolazione medie al giorno e una efficienza del 15% dei pannelli. I due hanno ottenuto 100mila dollari di finanziamento governativo per studiare e testare le strade fotovoltaiche.

Le strisce sono illuminate da LED incorporati nel manto stradale e possono fornire informazioni mutevoli, in caso di bisogno (corsie di emergenza, avviso di lavori in corso, rallentamenti per incidente…). I pannelli solari sono anche in grado di riscaldare le strade per evitare la formazione di ghiaccio, senza ricorrere a sali chimici (inquinanti e che richiedono una logistica non indifferente per essere resi disponibili al momento in cui sono necessari).





















La superficie di vetro dei pannelli e’ stata studiata per offrire aderenza alle ruote dei veicoli, anche in caso di pioggia. E’ impermeabile e resistente all’usura. I progettisti vorrebbero risolvere il problema della polvere (e del conseguente calo di rendimento dei pannelli) sfruttando la fotocatalisi e la pioggia. Il tutto potrebbe funzionare su un vetro liscio e verticale, posizionato in una zona piovosa, ma se avete mai osservato una superficie orizzontale e rugosa lasciata all’aperto vi sarete accorti che e’ praticamente impossibile che l’acqua piovana la spolveri. Se ci fosse bisogno di far spazzare le strade da macchine apposite si perderebbe parte dell’ecologicità del progetto.

Sotto lo strato fotovoltaico vi e’ quello dei servizi, con il sistema dei cavi di telefono, web, TV, elettricità e altro. Non sono disponibili analisi sul ciclo di vita delle Solar Roadways, quindi non e’ chiaro in quanti anni venga ripagata l’energia necessaria alla produzione e allo smaltimento.

Ogni pannello (3,65x3,65 mt) costerà più o meno 5-6mila euro ma, ovviamente, il tornaconto economico sarà più che vantaggioso vista la portata della produzione energetica totale. Inoltre, secondo quanto dichiarato dall’azienda stessa, questo sistema non servirà solamente alla creazione di energia elettrica ma potrà letteralmente trasformare le nostre strade e autostrade in strutture completamente autosufficienti, sicure e decentralizzate.

Per pavimentare una corsia lunga un km 1,60 occorrono 440 pannelli producendo in 4 ore di esposizione 3.344MWhr!


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sabato 14 novembre 2009

Trasparenza sulla T.I.A.


CONSIDERATO CHE:
1) la richiesta di documenti pubblici alle Amministrazioni Comunali da parte dei Cittadini e' un diritto inalienabile a cui le istituzioni non si possono, per legge, esimere;
2) a tutt'oggi una richiesta di documenti pubblici da parte di un nostro concittadino non e' stata evasa dal Comune di Castelvetrano;
3) tale richiesta, nonostante chiara nel formato e nella intenzione, riceveva in risposta dal Segretario Generale le seguenti parole: "non si evince se è diretta ad avere copia degli atti o ad evidenziare eventuali futuri indirizzi sui comportamenti che deve assumere la Pubblica Amministrazione";
4) dalla visione di tali documenti tutti i cittadini ne potrebbero beneficiare.

INVIA ANCHE TU UNA EMAIL DI RICHIESTA AL SEGRETARIO GENERALE LIVIO ELIA MAGGIO COPIANDO ED INCOLLANDO IL TESTO EMAIL RIPORTATO IN BASSO, METTENDO IL TUO NOME E COGNOME E INDIRIZZANDO LA TUA RICHIESTA ALLA CASELLA DI POSTA ELETTRONICA SEGUENTE:
emaggio@comune.castelvetrano.tp.it

INVIA LA STESSA RICHIESTA IN COPIA (CC) ANCHE AL SEGUENTE INDIRIZZO EMAIL IN MODO DA TENERE CONTO DEL NUMERO DI EMAIL INVIATE:
movimentocittadino@googlemail.com

OGGETTO DELL'EMAIL:

Richiesta Documenti Istanza Protocollo 38423 del 27/08/2009

CORPO DELL'EMAIL:

Preso atto che a tutt'oggi nessuno dei documenti pubblici richiesti al Comune di Castelvetrano dal Signor Baldassare Genova con istanza protocollata n° 38423 del 27.08.2009. Anch'io_______________reclamo il rilascio al Signor Genova di:
a) copia conforme dell’atto deliberativo approvato dal Consiglio Comunale riportante l’ultima tariffa validamente approvata.
b) copia del piano finanziario per gli anni dal 2005 al 2009 presentato dalla Belice Ambiente al Comune di Castelvetrano ai sensi e per gli effetti della Deliberazione della Giunta Municipale n° 319 del 12.08.2004 avente per oggetto: Approvazione “contratto di servizio”, disciplinante i servizi che Belice Ambiente S.p.A. svolge per conto del Comune di Castelvetrano.

La presente richiesta è rimessa ai sensi e per gli effetti della legge 241/90 e s.m.i. (legge sulla trasparenza).
In attesa di positivo riscontro alla presente si inviano distinti saluti.

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venerdì 13 novembre 2009

Colletto bianco per la mafia


“Il Governo ha rafforzato il 41 bis, ha reso più efficace la confisca dei beni ecc…” Lo scrive il Giornale, lo ripetono i parlamentari del Pdl ogni volta che si presenta un caso Dell’Utri o un caso Cosentino. Come dire: se la mafia avesse i suoi referenti politici, come i magistrati, “comunisti” vogliono dimostrare, il Governo non la combatterebbe. Tesi incontestabile. Ma prima di rispondere alla domanda: cosa chiede la mafia al “suo” referente politico occorre spiegare cos’è la mafia oggi. A fianco di quella militare esiste la borghesia mafiosa inserita nei circuiti economici, produttivi del Paese e nelle amministrazioni pubbliche.

Trattasi di soggetti non organici, difficilmente identificabili processualmente, legati alla mafia militare classica da rapporti mutualistici: l’imprenditore a cui fa aggiudicare l’appalto, il politico a cui fa votare; l’impiegato, il dirigente pubblico a cui favorisce la carriera; il docente universitario a cui garantisce appoggi nel consesso accademico; il medico a cui garantisce un incarico in una clinica privata. Ognuno di loro accresce il potere di penetrazione della mafia nella società rendendola un catalizzatore sociale. L’appartenenza dei soggetti è trasversale, la mafia guarda all’opportunità che quel candidato può offrire anche sulla base del suo pensiero mafioso, nuovo fertilizzante che varca i confini geografici, da nord a sud.

Subappaltare un’opera pubblica o realizzarla con asfalto, cemento avariato è un reato di frode nelle pubbliche forniture punibile fino a 5 anni patteggiabile, che fa risparmiare soldi da dare alla mafia che ha agevolato l’appalto e garantito che l’ente appaltante contiguo non eseguisse i controlli. In che modo il politico referente la favorisce la mafia? Se, ad esempio, sarà nominato al Cipe, alla faccia delle reali esigenze del territorio e di qualsiasi seria politica di sviluppo, gli garantirà l’allocazione delle risorse per opere pubbliche. Ecco come l’inasprimento del 41 bis per la borghesia mafiosa che contribuisce a varare pacchetti sicurezza i cui non vi è traccia dei reati che commette, diventa un prezioso patentino antimafia.

Le pene per questi reati che favoriscono la mafia, pur non essendo commessi da mafiosi, non vengono inasprite perché la borghesia mafiosa è entrata nel corpo elettorale. Il solo pacchetto sicurezza antimafia che questo Governo dovrebbe fare è quello che prevede pene severe per i subappalti in nero e per le frodi a danno dell’erario, mentre sta varando il cosiddetto processo breve di cui potrà avvalersi in concreto proprio chi si macchia di questi reati.

Sandra Amurri

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domenica 8 novembre 2009

Sua Santita'


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sabato 7 novembre 2009

Isteria senza fede
















Nasce dalla fede la reazione isterica di tanti politici alla sentenza di Strasburgo? Marinella Perroni, presidente del Coordinamento delle teologhe italiane e docente all’università pontificia S. Anselmo di Roma, dove insegna Nuovo Testamento, nutre forti dubbi. “In questo succedersi di polemiche – spiega – si avverte che non è in gioco Gesù Cristo né il modo di vivere la fede, ma dai toni enfatici e retorici si capisce che la croce diventa pretesto per altri scopi”.
È sorpresa dalla virulenza del dibattito?
“Mi dispiace che sull’onda del conflitto manchi un discorso sereno sulla convivenza tra più religioni e opzioni. Tra l’altro le discussioni odierne mi sembrano poco fondate sulla realtà. In molte aule il crocifisso non c’è e se c’è, non sta nelle teste di tanti giovani. Semmai servirebbe un discorso serio sullo stato della fede nel nostro paese”.
C’è qualcosa di rivoltante nell’esibirsi di esponenti politici. La Russa che urla Possono morire! Non lo toglieremo mai. Berlusconi che si fa fotografare impugnando il crocifisso.
“Di fatto il richiamo alla croce rimanda ad altre questioni: il richiamo all’identità, la difesa dell’ ‘italianità’ e, più nel profondo, la paura dell’immigrazione e dell’Islam. Ma se in paesi europei come la Germania, la Francia, l’Inghilterra, i crocifissi in classe non ci sono, forse sono nazioni che hanno perso le radici cristiane? Oppure hanno un rapporto diverso con la fede?”.
Colpisce in questo clamore il rifiuto di accettare il confronto con l’Altro, con i diversamente credenti. Perchè?
“Probabilmente perché in altre parti d’Europa si ha l’esperienza con più modalità di cristianesimo. In Italia no. I cristiani di altre confessioni da noi sono piccole minoranze, non portano voti e allora si presenta come unica opzione quella cattolico-romana. Eppure sappiano che storicamente la croce può anche essere un segno ambiguo, usato per altri scopi: si sono uccisi uomini, nel suo nome. Ce lo ha spiegato Giovanni Paolo II chiedendo perdono. Mi creano disagio gli atteggiamenti superficiali: senza la Bibbia il richiamo al crocifisso è ambiguo. Se parliamo di valori, andiamo veramente alla ricerca del suo significato profondo. A me le strumentalizzazioni, siano clericali o anticlericali, non interessano”.
Politici e uomini di Chiesa sostengono che il simbolo trasmette valori universali, validi per credenti non credenti.
“Qui il ragionamento si fa duplice. È indubitabile che a partire da Paolo di Tarso la predicazione della croce può raggiungere il mondo intero e ha qualcosa da dire a tutti. Ma dire che tutti sono obbligati a crederci e a sottostarvi sarebbe strumentale. C’è un messaggio rivolto a tutti, ma non c’è il diritto di imporlo”.
Le croci, le edicole, le cappelle lungo le strade sono certo segni di tradizione e devozione popolare. Si può dire altrettanto dei simboli affissi negli spazi istituzionali, che ricordano semmai l’alleanza tra trono e altare di altri tempi?
“Non c’è dubbio che la decisione di esporlo in certi ambienti abbia il significato di esprimere la confessionalità dello Stato. Anche se il più delle volte nessuno ci fa caso. Vorrei che se ne potesse dibattere serenamente,
in un clima democratico. E se anche in una classe ci fossero soltanto due alunni atei, che si sentono lesi nella loro libertà, è giusto che le loro argomentazioni fossero degne di essere discusse. È terribile che la croce possa servire a fare violenza, anche solo verbale. La croce è un testo, una narrazione della morte e resurrezione di Cristo, che invita ad un comportamento da tenere. Guai se diventa un pretesto. Perchè non si riesce a fare una riflessione ad alto livello sulla sentenza della Corte di Strasburgo?”.
L’atteggiamento della gerarchia ecclesiastica, qui e nel caso della volontà di imporre che l’insegnamento di religione abbia i voti come le altre materie, non ha origine nella paura di non poter basare la propria influenza sul libero consenso delle coscienze? Si ricorre alla legge perché la fede è minoritaria?
“Il fatto è che l’Italia è la prima e ultima provincia del Vaticano. E dunque assume un valore esemplare. Personalmente vorrei che certe cose si capissero senza l’intervento della Corte europea. Da credente non permetterei mai che qualcuno mi impedisse di portare la croce al collo e respingo gli sghignazzi alla Odifreddi. Però vorrei che la Chiesa aprisse una riflessione con tutte le anime della cattolicità e del cristianesimo del nostro paese su ciò che significa essere testimoni della fede oggi in Italia”.

Marco Politi

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